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Il mostro

maga
Andrew, Danilo e Stefano alla MAGA 2018

Maga Ultra Skymarathon (Serina, BG)
Quest'anno l'ho dedicato alle Ultra: dalla Maremontana da 62 alla Cervino X-trail da 55. Ne mancava una un po' tecnica da inserire, ed ecco qua... sul sito però non è indicato il dislivello..."Sarà un 3600m??" poco dopo ecco che pubblicano il tracciato: 5000 m di dislivello positivo, super tecnico. Il mio ditino sul bottone del mouse prende un crampo, non riesco a premere "prosegui"...

Oramai sono qui, solo. In trasferta a Serina (BG), in serata mi portano a Zorzone (partenza) con la navetta. Sveglia impostata alle 3:30, in vista della partenza delle 5:30.
Colazione sobria e asciutta, almeno per me: alcuni miei compagni trangugiano qualsiasi cosa messa a loro disposizione, senza ritegno.
La temperatura è "freschinella", ha piovuto tutta notte, ma oggi ci attende il sole (così dicono), opto comunque per una magliettina termica precauzionale.
 
Dopo un leggero riscaldamento, più per il morale e per svegliarmi, ecco che ci siamo. Ieri ci hanno presentato la gara, o meglio... IL MOSTRO, come l'hanno ribattezzata gli organizzatori: 53km con 5000m D+. Più ci penso più mi chiedo "COSA CA****O CI FACCIO QUI?"... ma non c'è più tempo per ripensamenti, si parte!
 
Al via, Luca Carrara parte con un sprint e lascia tutti sul posto.. noi proseguiamo a ritmo blando tutti insieme lungo la strada asfaltata. Sembra di vedere uno stormo di lucciole in festa, per via delle frontali accese.
Mi avvicino alla prima svolta, dove l'asfalto lascia il posto allo sterrato.. vedo una luce che mi corre incontro a tutta birra, sarà un motorino? No, è Carrara: ha mancato la deviazione ed è passato dritto... in 10 secondi però, ha già recuperato i primi e allungato... pazzo!
Pesto erba bagnata per il primo kilometro verticale, poi inizia il bello: si corre a fil di cielo per tutta la cresta del Menna! La nebbia del primo mattino ci nasconde il paesaggio, dai pochi scorci che intravedo... È DA PAURA!!! Le discese sono viscide e molto impervie, spero che il sole, atteso a breve, asciughi un po' tutto.
 
Dopo 2h, piove. Proprio sotto l'Arera, la parte più tecnica.
Ora fa freddo, valuto il Kway ma temporeggio.. passerà, prevedevano sole!!
 
La situazione peggiora, piovono gottoni pesanti. La discesa su roccia è una saponetta, per non parlare dei pascoli. Le zone più critiche sono dove il tracciato è condiviso con le altre due gare, da 39k e 24k, dove quasi 300 concorrenti han pestano fango e terra creando uno strato viscido e argilloso. Non si sta in piedi, vedo capriole e cadute di ogni tipo. Mi unisco alla festa, inevitabile.
Trovo il Falco Stefano Reda sul percorso, impegnato nella 24k, ci facciamo compagnia fino alla deviazione per la lunga, dove ho un leggero mancamento: arrivato in cima al monte Alben, sorseggio un the caldo e chiedo dell'ultima salita. La gentil signora, con ghigno maligno, indica un monte coperto dalle nebbie che mi ricorda il monte Fato nella terra di Mordor... e devo ancora scendere da questo...
Va be.. fortuna ho un discreto vantaggio, dall'alto non vedo nessun inseguitore.
 
5 minuti dopo, vengo riacciuffato. Ci giochiamo il decimo posto: parte la gara nella gara. 
Entrambi accediamo alle forze rimaste per assalire l'ultima (ma non poi così ultima) salita! 
Mi tallona, i bastoncini lo aiutano non poco, ma sulla cresta perde terreno e io parto in fuga!
 
Un sali e scendi corribile mi separa dal traguardo, circa 10k. 
Supero di gran carriera i colleghi delle gare più corte! Più ne passo più aumenta l'autostima, mi sento bene e ho il pepe al *ulo, non mi ferma nessuno! 
Poi ecco la bastonata, uno della Skyrace mi dice che dovevo svoltare a sinistra... "Non hai visto il cartello? Circa 20 minuti fa." 
Mi crolla il mondo. Tutta sta fatica... per niente? Torno indietro? E se si sbaglia?
Decido che il tizio qui, ha bevuto un bicchiere di quello giusto e proseguo spedito. 
 
Arrivo al ristoro e faccio il finto tonto: "Sapete la mia posizione?" -  "Sarai quarto, quinto al massimo!" - Mi risponde la sciura. 
Ovviamente non ci credo, ma se mi avesse risposto che ero primo... qualcosa non tornava! Quindi... È GIUSTO!!
 
Scatta il turbo, intravedo la fine di questa pazza e infinita gara! Nel frattempo ha smesso di piovere... 
Arrivo sui tratti asfaltati, la gente mi gasa come la fanta.. appena vedono il colore del pettorale (la Ultra è viola) si incendiano come se fossi loro parente!
 
Ci siamo, vedo il gonfiabile. Sparo a 3:30/km (Maronju sarebbe fiero di me) tra la folla in delirio (sarà è la mia immaginazione?) concludendo in decima posizione in 8h35'. 
Avevo ipotizzato poco sotto le 10h, quindi... tempone!!!!
 
Al traguardo mi raggiunge il mitico Danny Brambilla, anche lui in gara nella 24k, conclusa al 4° posto, ottimo come sempre! 
Scopro che il mitico Ricky Faverio ha strappato la vittoria a Carrara, nei chilometri finali... Luca è anche caduto pochi minuti dal traguardo, ma a microfoni spenti confesserà che aveva finito la benzina, onore a Riccardo per questa immensa impresa in casa sua: tempo finale 7h44'45". Luca Carrara lo segue a pochi minuti di distanza, chiudendo in 7h52'06". Chiude il podio Paolo Longo in 7h56'59".
Per la classifica femminile, è Cecilia Pedroni a tagliare per prima il traguardo 9h16'35". Sia Cecilia che Riccardo si aggiudicano anche il primo posto del circuito Skyrunner Italy Series – Sky Ultra, essendo questa l'ultima prova. Chapeau!
 
Andrew Grilli