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16 febbraio 2018 - Serata Semplici & Straordinari

Alessio mentre parla della Marathon des Sables
Alessio mentre parla della Marathon des Sables

La pacatezza di Oliviero Bosatelli e la grazia di Yulia Baykova: “Semplici & Straordinari”, come recitava il titolo della serata che li ha visti protagonisti venerdì 16 all’Auditorium della Camera di Commercio di Lecco.
Due fenomeni del mondo delle Ultra Trail e delle skyrace, due persone di una squisitezza e un’amabilità eccelse. Davanti ad oltre 200 persone si sono raccontati al pubblico lecchese accorso alla serata targata Runvinata Skyrace.

Una serata che ha preso il via con un minuto di silenzio, osservato da tutti i presenti, come cordoglio per la tragica scomparsa di due volontari del Soccorso Alpino: Ezio Artusi, 41 anni e Giovanni Giarletta, 36, anni deceduti nel pomeriggio di oggi in Grignetta, dopo essere stati travolti da una valanga. Un minuto di silenzio e un grande applauso ai due giovani volontari.

Poi la serata è iniziata, con Gianluca “Cine” Corti a fare gli onori di casa con la sua sferzante simpatia, quindi sul palco sono saliti Yulia e Oliviero introdotti da due video per poi affidare al giornalista Gerolamo Fazzini la conduzione della serata.

Oliviero e Yulia
Oliviero e Yulia

Per entrambi i protagonisti, dietro alla loro straordinarietà sportiva sottende una passione smisurata per la corsa.
“Correre per me è un connubio tra il piacere di stare in mezzo alla natura e il viaggiare”, ha raccontato Yulia, mentre Oliviero ha “ritrovato la voglia di correre” dopo un inizio sportivo “variopinto”: “Ho fatto qualche corsa, poi ho alternato il calcio, la pallavolo, la pesca sportiva, insomma ho provato un po’ di tutto per poi ritrovare la corsa e concentrarmi solo su questo sport”.
Una passione, quella di Yulia, che stava per essere stroncata da una miocardite fulminante: “Sono stata per 16 giorni nel limbo tra la vita e la morte. Mi hanno staccato cuore e polmoni ad ho vissuto grazie alle macchine. Ad ogni respiro dovevo lottare per stare in vita. Poi, piano, piano, sono rinata”. A Yulia non sono mai mancate tenacia, forza e determinazione e così, dopo essere stata sul baratro ha vinto la sua sfida pi difficile ed è tornata a correre più forte di prima.

La molla che ha fatto tornare la passione a Oliviero è stata quella di mettersi in gioco: “Non ho riferimenti. Il mio unico riferimento è quel tizio che quando mi alzo alla mattina vedo nello specchio. Bisogna imparare a credere in se stessi per andare a vanti e raggiungere i propri obiettivi”. E Bosatelli lo può ben dire: “Volevo partecipare alla Orobie Ultra Trail, ma per iscriversi era necessario avere nel curriculum già una 100 km. Così mi sono iscritto alla 100 Porte di Pietra, arrivando tra i primi. Così ho partecipato alla Orobie arrivando al secondo posto, quasi incredulo. A quel punto ho detto a mia moglie: ci vuole la prova del nove, per capire se è davvero il mio sport o se è stato solo un caso”.
Detto, fatto, e presentatosi alla Adamello Ultra Trail ha tagliato il traguardo per primo. Da quel giorno per Bosatelli è stata una escalation con una serie di successi, tra cui la vittoria, nel 2016, del mitico Tor des Géants, 330 chilometri per 22 mila metri di dislivello.

Per i curiosi del “quanto ti alleni”? Oliviero ha dichiarato: “La mia massima è: corro per mangiare e mangio per correre. Faccio circa 5 – 6 allenamenti alla settimana con sessioni che vanno dall’ora alle 5 o 6 ore solitamente ques’ultime con tappa al rifugio, pranzo incluso, perchè devo abituare il corpo a riprendere la corsa anche con lo stomaco pieno, cosa importante quando si fanno le Ultra Trail. Sul fronte dieta, non seguo nulla di particolare, del resto brucio abbastanza”.
E pensare che la corsa, nella sua scala delle priorità, va all’ultimo posto, in quanto prima vengono in ordine: famiglia, lavoro (di professione fa il Vigile del Fuoco), quindi il supporto che dà alla moglie nell’attività commerciale e, udite, udite, da ex muratore qual è, si è persino assunto l’oneroso impegno di realizzare per proprio conto la sua futura casa.

Vite impegnate dunque, ma, nonostante tutto, sia a Bosatelli, così come a Yulia, non mancano i programmi. Infatti Oliviero ha messo nel mirino la Transpirenaica, “garetta” di circa 900 chilometri, oltre ad una gara in Oman di 330 km e all’affezionatissimo Tor des Géants; mentre Yulia sarà sicuramente ai nastri di partenza della Maremontana e alla Madeira Island Ultra-Trail.

Durante la serata è stato apprezzato anche il siparietto durante il quale “Cine” ha costretto Yulia e Oliviero a preparare uno zaino da Ultra Trail nel tentativo di scoprire i segreti per riuscire a mettere in uno zaino così piccolo tutto il necessaire per affrontare gare cosi impegnative.

A sfilare per raccontarsi sul palco anche alcuni atleti lecchesi, Andrea Dell’Oro del gruppo Asen Park che ha chiuso alla grande il Tor des Géants.

L’accoppiata Matteo Amigoni (Osa Valmadrera) e Alessio Stefanoni (Falchi Lecco) protagonisti alla “Marathon des Sables” la massacrante maratona nel deserto del Sahara di 238 km.

Quindi è toccato ai rappresentanti del team “I Muscoli del Lario” che macinano chilometri e mettono a segno imprese (come il Tor des Géants) abbinando divertimento e beneficenza, in primis per il loro presidente Dario caro amico affetto da Atassia di Friedreic, ma il team lo scorso anno ha abbracciato un altro progetto, sostenendo, con la partecipazione alla “Marathon des Sables” in Perù, l’associazione “Il sorriso di Geky”.

Gran finale di serata, che ha visto come sponsor Cine #sportevent, Rock Experience, Vibram, Camera di Commercio di Lecco ed Eco Smart Land Lecco Mountains con Lecconotizie.com in qualità di media partner, l’estrazione di trenta pettorali per gare di Trail e UltraTrail del nostro territorio e non solo tra le quali: Resegup, MonteBarro SkyNight, PizzoStella Skyrace, Marathon Trail del Lago di Como, Monte Barro Running, Ultra Trail del Lago d’Orta, Avp501, The Abbots Way e Esino Skyrace, e, ovviamente, Runvinata Skyrace. Non abbiamo dubbi nel sostenere che una serata simile ha dato ai fortunati vincitori la giusta carica per mettere nel mirino l’obiettivo che la dea bendata gli ha assegnato. Alè!

(articolo tratto da LeccoNotizie.com)