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27 novembre 2016 - Firenze Marathon

Taddeo all'arrivoTaddeo all'arrivo

Dopo aver partecipato alle maratone più belle d'Italia come Roma (nel 2005, 2007 e 2011), Venezia (nel 2009, 2010 e 2015), Padova (nel 2007 e 2010), Milano (nel 2011 e 2014), Reggio Emilia (nel 2010 e 2014), ecco che ho arricchito ulteriormente il mio palmares, arrivando a quota 13 maratone, dopo aver partecipato, e portato a termine, la 33° edizione della "Firenze Marathon".

Una bella manifestazione fiorentina che, per il quinto anno consecutivo e per l'ottava volta nella storia della manifestazione, ha superato la barriera dei 9.000 iscritti e si conferma, ancora una volta, saldamente la seconda in Italia per numero di partecipanti, dietro solo alla maratona della capitale.

La giornata era fantastica, senza pioggia, col sole a fare capolino durante la mattinata e c'era un clima ideale per correre.

Non avendo fatto nessun allenamento specifico (come al solito!), non avendo fatto nessun fondo lungo, non avendo nelle gambe più di 21 km di gara avevo ugualmente deciso di iscrivermi sulla distanza di 42 km e 195 metri giusto per parteciparla, per divertirmi e soprattutto per raggiungere un unico obiettivo: portare a casa la medaglia finisher.

Il percorso di quest'anno è nuovo e sentendo coloro che hanno già partecipato hanno apprezzato molto il nuovo tracciato. Scrivo subito che la partenza e l'arrivo erano in una posizione davvero invidiabili, presso la bellissima Piazza del Duomo, in mezzo fra la Cattedrale di Santa Maria del Fiore e il Battistero di San Giovanni, davvero unici, magnifici, di grande, unica e rara bellezza!

La partenza era scattata alle 8:30 e stare in mezzo a tutta quella marea di gente è una cosa davvero indescrivibile, non ci sono parole adatte per descrivere questa bellissima emozione!

Come avevo già stabilito mi ero messo col gruppo dei palloncini (pacer) delle 3h 30' (ritmo a 5'/km) con la speranza di riuscire a seguire il loro passo fino alla fine.

Correre questa maratona è stato un po' come visitare un museo a cielo aperto perché si andava a toccare tutti i principali monumenti della città. Non è mai stata una corsa noiosa, monotona, anzi... è stata davvero spettacolare sin dall'inizio dove per prima si attraversava il centro storico per poi andare a correre in mezzo alla natura: Parco delle Cascine per circa 6 km.

Percorrere le sponde del fiume Arno (Lungarno), andare fino allo stadio, in zona Campo di Marte, dove si correva all'interno della pista atletica, per poi ritornare di nuovo in centro percorrendo e attraversando le magnifiche piazze come per esempio la Piazza della Signoria. Significativo, bello ed emozionante è stato quello di percorrere il Ponte Vecchio in mezzo a due ali di folla che faceva un grande tifo!

C'è anche da dire che il tracciato è scorrevole, ma non era proprio del tutto piattissimo, c'erano vari saliscendi.

Immagino che vi state chiedendo com'è andata la mia corsa?! Beh... direi così così.

"Purtroppo" non sono riuscito a mantenere lo stesso passo per l'intera gara, sono andato in crisi poco dopo il muro del 30° km. Fino al 20° km avevo un passo regolare e poi ho avuto un colpo di freddo (eravamo lungo il fiume Arno) dove sono stato costretto a fermarmi.

Dopo la sosta avevo ripreso a correre con un passo veloce perché volevo riprendere il gruppo dei palloncini affrontando il ritmo di 4' 40"/km recuperando parecchi atleti.

Avevo corso in modo "esagerato" per circa 10/11 km perché ancora non avevo recuperato il gruppo dei pacer quando poi avevo iniziato a sentire le gambe che diventavano sempre più dure e di conseguenza avevo iniziato a rallentare la corsa fino ad arrivare anche a camminare.

Avevo capito dopo che avevo sbagliato, cioè dopo la sosta dovevo soltanto proseguire con il passo di prima e invece... ormai il danno era già stato fatto e non si poteva più ritornare "indietro".

Avevo tenuto duro fino al 34° km, ma poi ho deciso di mollare e di alternare la corsa con passo veloce percorrendo più di 6 minuti al chilometro.

Gli ultimi 4-5 km di gara sono stati davvero un'eternità e che non passavano mai! Nemmeno al cartello del 42° km ero riuscito ad andare più forte, anzi è stato quello che ci ho messo di più, ben 7 minuti e 26 secondi per affrontare l'ultimo chilometro di fatica, ma è stato bello ugualmente perché ero continuamente incoraggiato da tantissima gente che mi diceva di non mollare, di tenere duro e che ormai era finita!

Ecco che finalmente mancava veramente pochissimo, passo vicino al Duomo, curva a sinistra, ultimo sprint (?? ...così tanto per dire...) e ho tagliato il traguardo col tempo di 3h 45' 50" classificandomi 3076° assoluto su 8234 finisher.

Appena ho superato la riga del traguardo, ecco che mi era venuto giù una lacrima di commozione e di gioia perché, nonostante la grande fatica e nonostante la caviglia "malata", anch'io sono stato un Finisher!

Grazie Firenze, grazie per tutto, grazie per averci regalato tante emozioni correndo in una città davvero unica, ricca di storia e di arte (ma anche di gastronomia :-P)!

Taddeo Bertoldini - http://taddeorun.blogspot.it/

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