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10 novembre - Staffetta AIDO Run, Mezza di Busto Arsizio e 521 Vertical

Partenza della Staffetta AIDO Run di Caprino (Foto SportdiMontagna)Partenza della Staffetta AIDO Run di Caprino (Foto SportdiMontagna)

Domenica ricca di appuntamenti. Ecco il racconto di Sergio Bernasconi della sua Mezza di Busto Arsizio e della Staffetta AIDO Run:
Decido di partecipare alla mezza di Busto per due motivi: 1) una prova sulla mezza è valida come campionato sociale 2) ci sono un sacco di miei amici che vanno a farla e si spera di passare una giornata in compagnia.
Non mi sono minimamente preparato in modo specifico per una mezza, niente ripetute o medie, ho dalla mia qualche lungo in montagna e qualche uscita un pochino allegra alla sera con i miei compagni della sera, Titti e Giordan che lo usa come defaticamento.
Ci sono quasi 2000 iscritti, non sono abituato a sto trambusto, fai quasi fatica a metterti nella zona partenza con gente che si accalca l’una sull’altra, leggera pioggerellina alla partenza ma per essere Novembre il tempo risulta fin troppo clemente.
Partiti, un flusso umano, prima di riuscire a correre decentemente passa un km, mi adagio su un’andatura dove non faccio troppa fatica, sui 3’50” al km, tanto so che la gara è lunga e non voglio finire strisciando. Sto dietro alla prima ragazza, Claudia Gelsomino, fino al 11 km quando decide di allungare e la lascio andare.
Proseguo quasi annoiato fino al 15° km, il panorama non è che sia il massimo, asfalto e case, qualche campo ma nulla più, fino a che mi si affianca la seconda donna, per me completamente sconosciuta, accompagnata dal fratello e dall’allenatore. La ragazza corre bene e sembra non sentire la fatica, è a circa 15” dalla prima, continuiamo un paio di km affiancati, il fratello anche lui giovane che non dice niente e l’allenatore in bici che non mi sembra la motivi più di tanto.
Mi sveglio dal torpore e negli ultimi 3 km parlo con la ragazza e cerco di farle capire che la vittoria è ad un passo e bisogna provare a far qualcosa, provo io a cercare di aumentare e a tirargli gli ultimi km per vedere di recuperare il gap. Sono più stanco di lei ma ci proviamo, mi metto davanti, lei dietro, aumentiamo nel limite che riusciamo , alla fine non ci riusciamo ma è stata una quasi vittoria, ci abbiamo almeno provato.
Io finisco con real time in 1 ora 21’ 46”, son contento, senza allenamenti specifici non potevo chieder di meglio, la ragazza mi ringrazia, i miei soci di Como che hanno preparato la gara anche per mesi rimangono alcuni contenti altri no della loro prestazione, mi dicono che per quello che faccio in settimana sono un mostro.
Rimango del parere che se ci si mette impegno nelle cose i risultati arrivano fino ad un certo limite. Ognuno ha il suo limite.
Ho fatto sicuramente ieri meno fatica a fare 21 km che la staffetta S. Maurizio- S. Pietro della Como-Palanzone, magari son più portato per il piano ma la Montagna è la Montagna....

Intanto a Caprino Bergamasco si svolgeva la Staffetta Aido Run, grande rientro per Giordan che assieme al giovane Guanzatese Puppi coglieva il successo, Montanari fa il secondo tempo nella prima frazione su strada dietro al nostro Capitano Carlo Ratti.
Bene anche il falco Roncaletti in coppia con Nicola Golinelli (sesti assoluti). In gara anche le coppie di Falchi Nicola Spreafico - Enrico Mazzoleni (42esimi) e Matteo Spreafico - Stefano Casati (77esimi).
In campo femminile vincono le sorelle Bianchi, Viviana ed Ilaria, bella prestazione di Viviana ed incontenibile come sempre Ilaria, anche lei compagna di allenamenti della pausa pranzo.

Mentre Taddeo Bertoldini ha partecipato alla prima edizione del 521 Vertical a Gazzaniga (BG). Ecco il suo racconto:
L'ASD La Recastello Radici Group ha organizzato la prima edizione del chilometro verticale chiamata "521 Vertical" con partenza in località Rova, frazione di Gazzaniga (362 mt), e l'arrivo posto ad Aviatico sul monte Poieto (1362 m), con un dislivello di 1000 metri e con una lunghezza totale di circa 4,5 km. Nonostante la prima edizione si sono presentati al via diversi forti skyrunner, azzurri del fondo, dello skialp e della corsa in montagna; tutto questo ha dato un grande spettacolo e grande battaglia fra i rivali. Già dalla partenza il percorso era subito in salita, una pendenza dove sono riuscito a correrla solo per pochi metri dopodichè tutto a passo veloce perchè era davvero dura e ripida.
Superato questo muro micidiale di 300/400 mt, si poteva riprendere un pò il fiato andando a prendere il sentiero CAI nr. 521 che portava in cima al monte Poieto dove era ubicato l'arrivo. Nel bosco riesco ad alternare il passo fra corsa e passo veloce recuperando piano piano alcuni atleti. La prova era dura perchè il sentiero era molto scivoloso e in alcuni punti era proprio difficile da superare se non attaccavo con le mani i rami degli alberi. In alcuni tratti invece ho dovuto aggrappare ai sassi, all'erba e correre a quattro zampe, tutto questo perchè era talmente viscido a causa della pioggia scesa durante la notte. La salita era molto lunga, non finiva mai e ogni tanto c'era qualche tratto in pianura, ma solo di pochi metri. Finalmente si usciva dal bosco, da lontano di vedeva il primo ristoro posto presso località Ganda e da questo punto si poteva "ammirare" l'ultima salita e la cima dove si doveva arrivare. 
Inizialmente credevo che la gara fosse finita, invece quando ho visto quella cima mi è venuto un colpo perchè mancava ancora un bel pezzo e poi era nuovamente tutta in salita, ma ancora molto più dura di prima. Si passava davanti all'Osservatorio, un piccolo tratto in piano e di nuovo ultimo strappo di circa 500 metri. Cercavo di non perdere terreno, di andare con lo stesso passo per non perdere posizioni. Metro dopo metro finalmente vedo la mia fan che mi ha fatto la foto, come da routine, e poco più avanti si vedeva il gonfiabile dell'arrivo. 
Appena l'ho visto ho inserito il turbo e taglio il traguardo col tempo di ______. La gara è stata vinta da grande skyrunner del Gav Vertova Fabio Bazzana che è passato sotto lo striscione in 38’51”, seguito dal Pietro Lanfranchi (SC Valgandino) in 40' 08" e da Denis Trento (Cs Esercito) che ha terminato la sua ascesa in 40’34”. Concludo scrivendo che è stata una gran bella gara, mi è piaciuto tanto il percorso, però sarebbe bello se l'anno prossimo la facessero tipo a maggio, giugno, diciamo nel periodo caldo, così dopo la fatica si può restare in cima al monte Poieto all'aria aperta con la propria famiglia.

Taddeo all'arrivo della 521 Vertical
Taddeo all'arrivo della 521 Vertical

Classifiche
Mezza di Busto Arsizio
Staffetta Aido Run