24 settembre 2006 - OROBIE SKYRAID 2006: BUONA LA PRIMA! Stampa
Martedì 26 Settembre 2006 22:22

Nell'edizione test dell'Orobie SkyRaid la protagonista è stata la nebbia che ha ostacolato non poco la corsa dei concorrenti lungo il Sentiero delle Orobie ma che non ha impedito agli organizzatori di analizzare tutti i dettagli in vista del Mondiale a staffetta del 2007.

Bergamo, domenica 24 settembre 2006. Doveva dare indicazioni di carattere organizzativo e logistico al comitato dell'Orobie SkyRaid, e così è stato. Nell'edizione di esordio, seppur in chiave di collaudo in vista della candidatura a Campionato Mondiale a Squadre di skyrunning, la prova podistica in alta quota che si è disputata quest'oggi sul Sentiero delle Orobie, ha fornito molti spunti di riflessione agli organizzatori e agli atleti. Questi ultimi, in particolare, oltre che con un tracciato impegnativo (84 chilometri per 5.000 metri di dislivello), hanno dovuto fare i conti con le umide condizioni meteo. Infatti, la vera protagonista della giornata è stata la nebbia che ha avvolto per tutta la giornata l'intero tracciato, consigliando i concorrenti di non correre da soli per evitare di perdere la via, e, pertanto, le nuvole basse hanno falsato l'aspetto agonistico della prova.
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Lungo il percorso (photo COMetaPRess/Brena/CanonDigital)
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“Il team con il quale ho corso ha portato a termine la gara in poco più di dieci ore” sottolinea all'arrivo del Passo della Presolana il recordman del tracciato, Mario Poletti, “e pensare che l'anno corso da solo in 8 otto 52 minuti”. Un'affermazione che la dice lunga su quanto la nebbia abbia influenzato lo svolgersi della manifestazione, ma questo non ha inciso sugli aspetti organizzativi.
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Poletti durante la prova record del 2005 (photo COMetaPRess/Brena/CanonDigital)
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E' stato importante realizzare questo test ricorda Giovanni Bettineschi, deus ex machina di tutta l'organizzazione perché tra un anno dovremo fare i conti non più con una quindicina di atleti in gara, bensì con due o trecento partecipanti di ogni tipo.
Infatti, per i Campionati Mondiali di Skyrunning nella versione a staffetta con tre atleti per squadra, sono attesi un centinaio di formazioni da oltre venti nazioni e il primo weekend dell'agosto 2007 ogni aspetto legato alla logistica e soprattutto alla sicurezza, dovrà essere ben ponderato, sia per gli agonisti che puntano al titolo iridato, sia per gli amatori, in numero sempre crescente. E pensando a questi ultimi è il presidente del Cai Bergamo, Paolo Valoti che chiosa: la nostra sezione ha partecipato non solo dal punto di vista organizzativo supportando la Promoeventi, ma ha voluto dare un contributo atletico mettendo in campo una formazione che rappresenta la media che verosimilmente potrebbe partecipare tra un anno. Per la cronaca la formazione del CAI Bergamo, composta da, oltre che dal presidente anche da Marco Finazzi e Flavio Rizzi ha chiuso con il tempo di 11:52'13 mentre i più veloci sono stati i portacolori dell'IZ Racing, Mario Poletti, Marco Zanchi e Roberto Benzoni che hanno fermato il cronometro sul tempo di 10:03'15. Da segnalare la performance di Giuliano Zanga, Emilio Marinoni e Giovanmaria Trussardi che hanno chiuso in 11:59'09 mentre la formazione mista con Carolina Tiraboschi, Federico Merletti e Silvia Caminetti ha fatto ancor meglio in 11:36'18.
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Due atleti all'arrivo (photo COMetaPRess/Brena/CanonDigital)
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Ora la palla passa ai rappresentanti italiani della FSA, la federazione internazionale degli sport in altitudine, che si riuniranno a Bergamo sabato 7 ottobre durante la fiera Alta Quota e che in quella occasione analizzeranno la candidatura dell'Orobie SkyRaid all'esordio della formula di Campionato Mondiale a Staffetta 2007.
La formula agonistica, che si ispira alle tradizionali competizioni skyrace, è a staffetta e ha visto in gara team composti da tre atleti che hanno percorso l'intero tracciato di 84 chilometri del Sentiero delle Orobie, suddivisi in altrettante frazioni. La prima tappa con partenza da Valcanale, e dopo aver passato i rifugi Alpe Corte, Laghi Gemelli, Fratelli Calvi, Brunone, il passaggio del testimone avviene al rifugio Coca. Il secondo frazionista affronta la parte del tracciato che porta prima al rifugio Curò e successivamente all'Albani, dove c’è il cambio con il terzo e ultimo runner per il tratto più tecnico, ovvero la via ferrata della Porta e il Monte Visolo, ultimi ostacoli prima dello striscione d'arrivo del Passo della Presolana.
Visti i tempi stretti per l'organizzazione di una competizione da collocare in questa stagione e alla luce del forte potenziale della manifestazione, il comitato organizzatore ha unanimemente deciso di allestire un'edizione numero zero per quest’anno: un evento non agonistico ad invito dove i team partecipanti hanno sicuramente collaborato alla messa a punto della manifestazione in vista dell'esordio alla grande nel 2007.
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Fonte: Ufficio stampa Promoeventi Sport - COMeta Press
Ultimo aggiornamento Mercoledì 27 Settembre 2006 22:33