1-6-2009 Park Inn di Berlino Stampa
Scritto da melano   
Martedì 02 Giugno 2009 19:57
A Berlino vittoria dell’italiana Daniela Vassalli. Quinta la Bonacina e nono Fracassi.


Cristina e Dario

Ultima prova di coppa Europa di corsa sui grattacieli, quella che è andata in scena lunedì primo giugno all’interno del Park Inn di Berlino, il grattacielo nel cuore di Alexander Plaza, alto 39 piani che con i sui 770 gradini distribuiti sui 128 metri di altezza, ospita oltre 1012 stanze.
Gara che ha visto ai nastri partenza nella gara individuale 160 maschi suddivisi in varie categorie con la presenza dell’unico italiano Dario Fracassi mentre tra le 41 donne, al via le due migliori italiane della specialità, l’infermiera di Gandino Vassalli Daniela, già seconda a New York a febbraio e vincitrice sul Pirellone a marzo e la calolziese Cristina Bonacina terza a Milano, sesta a Taipei e terza, dopo le prove di Basilea, Stoccarda e Francoforte, nella prima edizione della coppa Europa di specialità.
Per la coppia Fracassi - Bonacina la “scampagnata” al chiaro di luna nella capitale tedesca era iniziata alle ore 23 di domenica, per concludersi alle 10.30 di lunedì mattina dopo 1150 km attraverso tutta la Foresta Nera, disseminata di numerosissimi mulini per la produzione di energia eolica.
Ottima la performance della maratoneta Vassalli, vincitrice con un crono di 4’14’’4, dopo un attimo di disorientamento per una incomprensione sull’orario di partenza. Infatti era stata inserita erroneamente in una categoria con partenza anticipata rispetto a quello che le avevano comunicato ma riusciva in extremis a farsi inserire nella starting-list dei “campioni”, avendo così qualche minuto in più per riscaldarsi ed ottenendo così il miglior tempo di giornata, vincendo di un soffio, solo due decimi di secondo sulla tedesca Katrin Trauth. “Avrei preferito una partenza in linea, perché avere sott’occhio l’andamento della gara mi mette più a mio agio” - queste le impressioni nel pre-gara di Daniela Vassalli. “Questo contrattempo della partenza anticipata” – continua la bergamasca - “mi ha messo addosso molta agitazione, ma partendo per prima nell’ultima manche mi ha permesso di non trovare atleti da superare sul percorso, questa è stata una fortuna e probabilmente i due decimi li ho forse guadagnati per questo motivo”.
Al terzo posto di giornata la giovanissima germanica Marie Fee Breyer che va così a vincere la prima coppa Europa , mentre al quinto posto, l’altra italiana in gara, la calolziese Cristina Bonacina, autrice di un’altra prova convincente che le permette di lasciarsi alle spalle in classifica generale la vincitrice della prima prova elvetica, Claudia Riem, costretta ad uno stop forzato per un infortunio al ginocchio e ottenendo così un ottimo terzo posto generale grazie a due podi e due quinti posti nelle prove di Basilea, Stoccarda, Francoforte e Berlino.
“Oggi l’obbiettivo principale era guadagnare il podio continentale e il quinto posto giornaliero, su un lotto di oltre 40 atlete è assolutamente positivo”- queste le prime parole di Cristina nel dopo gara. “Ho fatto molta fatica a chiudere questa prova, ma ho dimostrato ancora una volta di poter essere competitiva ed il podio europeo mi ripaga di tutti gli sforzi fatti fino ad ora” .
A livello maschile, con il primo posto generale già ad appannaggio del teutonico Dold, la giornata sportiva è vissuta sulla sfida a distanza, per gli altri due posti del podio continentale, tra lo slovacco Celko ed il tedesco Riedl distanziati in classifica di una manciata di punti.
Trentanove i piani da bersi in poco più di tre minuti ed il miglior tempo di giornata è andato proprio al favorito Tomas Dold che vince a tempo di record in 3’09’’4 distanziando di solo 3 secondi lo slovacco Celko e in 3’17’’6 chiude la sua prova l’altro tedesco Riedl che deve così lasciare il secondo posto, anche nella generale, al quattrocentometrista slovacco Celko.
La mia prova è abbastanza positiva, la performance di domenica mi aveva forse illuso di sperare nuovamente in un altro miracolo, ma questa volta la gara è assai più corta e lo dimostra il fatto che davanti a me giungono ragazzi con 10 anni di meno ed assai più avvezzi alla velocità.
Nei pochi minuti dedicati al riscaldamento mi accorgo subito che la testa è vogliosa di girare forte ma gli impulsi alle gambe non arrivano in tempo reale, esse infatti sono restie ma probabilmente le 12 ore passate a riempire il sedile della macchina di carte di caramelle e a bere the e caffé per stare sveglio alla guida, le hanno indotte a effettuare uno sciopero bianco almeno per la parte riguardante il riscaldamento. Alle 13.50 il via alla mia prova ed i primi piani passano velocemente.
A metà gara si cambia scala e per arrivarci bisogna percorrere un paio di corridoi per un totale di 50 metri e qui sono talmente nauseato dalla rapida ascesa che appena prendo il corridoio, la forza centrifuga mi costringe a percorrere i primi metri con il naso stampato sulla moquette del muro e faccio fatica a riprendere l’equilibrio.
I secondi scorrono rapidi, forse troppo, gli ultimi due piani sono con scale di ferro e questo è il segnale che sto giungendo all’arrivo. Il mio crono è di 3’38’’7 a 29’’ dal vincitore, le gambe sembrano volermi dire che avrebbero fatto volentieri il triplo delle scale ma ad una velocità assai più ridotta.
Sabato le accontenterò, infatti saremo al via alla Niesenlauf, “passeggiata” su una scalinata attigua ad un trenino a cremagliera per uno sviluppo complessivo di 12000 gradini e 1700 metri di dislivello [Link]. Ho idea che le stesse avranno ugualmente da lamentarsi anche in quella occasione, ma come dice il proverbio “ male che si vuole non deve dolere”.
È lo stesso motto che mi sono ripetuto nel viaggio di ritorno dove lunedì, ahimè, in Germania si festeggiava la Pentecoste: le lunga coda dei vacanzieri che rientravano a Monaco ci hanno allungato ulteriormente il viaggio verso i lidi natii…

Melano (Dario Fracassi)

Plaza Inn

Cristina, 3a nella Coppa Europa


Ultimo aggiornamento Martedì 02 Giugno 2009 20:04