Corinne pronta per il rientro in Europa! Stampa
Scritto da rg   
Lunedì 17 Novembre 2008 11:19
Ecco la traduzione del racconto di Fabrizio Zangrilli che riporta, attimo per attimo, i drammatici momenti dell’incidente di Corinne Favre. Il resoconto è tratto dal blog di Fabrizio (mbdclimbing.blogspot.com).
Intanto Corinne è pronta per tornare in Europa!

Mt. Pumori visto dal Campo Base, Khumbu Valley - (c) 2005 Philip Ling

Incidente sul Pumori: dettagli e ringraziamenti non riportati sulla stampa  

1 novembre
John, Corinne ed io saliamo fino al Campo 1 (6050 m) partendo dal Campo Base (5100 m) e vi trascorriamo la notte.

2 novembre
7:00 – Corinne si sveglia e non si sente troppo bene, così lei ed io decidiamo di scendere mentre John decide di restare al Campo 1 fino a mezzogiorno in modo da far asciugare i sacchi a pelo e sbrigare altri lavori al campo.
8:30 – Corinne ed io cominciamo lungo il traverso fuori dal Campo 1 e quindi giù dalle corde fisse. Corinne è stanca e così decido di far passare il suo discensore per lei ad ogni ancoraggio ed evitare possibili incidenti.
9:15 – Un enorme blocco di ghiaccio si stacca dalla parete sovrastante e cade per 150 m colpendo Corinne e mancandomi di poco poiché sono soli 10 m sotto di lei, sulle corde fisse. Ho chiamato Lakpa al Campo Base dicendogli di salire al Campo Base Avanzato (5300 m) per aiutarmi a trasportare Corinne giù dal ghiaione.
9:45 – Comincio la discesa con l’intero peso di Corinne sospeso alla mia imbracatura.
Alle 12:15 circa John ci raggiunge sulle corde e ci assiste nelle calate.
13:45 – Raggiungiamo il ghiaione. John scende al Campo Base con la radio così potremo chiedere maggiore assistenza dai portatori arrivati al Campo Base e così può tornare con un kit medico e un telefono satellitare. Lakpa ed io cominciamo la spaventosa discesa del ghiaione portando Corinne sulle spalle.
15:45 – Chiamo la Karnali Excursions, il nostro agente KTM, per chiamare l’elicottero per quel giorno al Campo Base o a Gorak Shep per il mattino successivo.
16:10 – Con John e Lakpa, arrivano un portatore e un amico francese di Corinne che si chiama
Christophe e che era arrivato al Campo Base per farle visita.
17:00 –  Parto verso Gorak Shep per ingaggiare più portatori per trasportare giù Corinne.
18:45 – Corinne è a Gorak Shep.
19:00 – Troviamo dei dottori svizzeri. Ossigeno e quindi dei farmaci sono somministrati da Dave, Christophe, John e da me per tutta la notte.

3 novembre
9:15 – L’elicottero arriva a Gorak Shep.
13:00 – Corinne arriva all’ospedale di Kathmandu con l’assistenza della Karnali Excursions e del dottor Pierre Soete, dall’ambasciata francese. Dave, John, Lakpa ed io ritorniamo al Campo Base.
17:00 – Lascio il Campo Base con le carte dell’assicurazione.
19:20 – Arrivo a Pheriche e trascorro la notte al rifugio White Yak.

4 novembre
9:00 – Lascio Pheriche.
17:00 – Arrivo a Lukla.
 
5 novembre
Resto a Lukla poiché il tempo non permette voli.

6 novembre
Pago per tornare con un elicottero MI17 a Kathmandu.


Vorrei assolutamente ringraziare Dave Ohsol, John Miller, Christophe, Lakpa, i portatori ingaggiati per  il trasporto, la persona apparsa dal nulla a Gorak Shep per vendere l’ossigeno, i gestori del rifugio a Gorak Shep che hanno offerto supporto, Matt Fioretti per essere un grande amico e aver chiesto alla gente nel rifugio Paradise durante la cena un posto per me su qualsiasi mezzo per il giorno dopo. La coppia Ceca che si è offerta ci cedere i propri posti. Gli escursionisti Olandesi a Lukla che sono stati molto gentili.
Vorrei ringraziare in particolare Corinne Goyer, vice-console francese all’ambasciata a Kathmandu, Dennis Mallet, capo della sicurezza all’ambasciata francese, e il dottor Pierre Soete, sempre dell’ambasciata francese, per tutte le cose che hanno fatto per assicurare un rapido recupero di Corinne e, credetemi, è stata una vera dimostrazione di comprensione e di compassione.
Ringrazio inoltre Hira e Thanka di Karnali Excursions per aver fatto molto più di quello che ci si poteva aspettare da loro; Jessed, il fidanzato di Corinne, per essere arrivato a Kathmandu e aver dato tanto supporto morale, togliendomi un sacco di stress. Scusa per il mio spagnolo così scarso…
Se ora ho dimenticato il tuo nome lo ricorderò e ti farò i dovuti ringraziamenti. Grazie ancora a tutti!

Molto persone mi domandano i miei piani. Comunque grazie che vi informate. Quando Corinne salirà sull’aereo ambulanza questo fine settimana, mi rilasserò per un giorno intero e quindi volerò di nuovo in Khumbu per ringraziare di persona molti membri delal comunità Sherpa che hanno dato un grosso aiuto in questo salvataggio e hanno fornito supporto morale. Potrei anche starmene un po’ da solo, chi lo sa.

Tutti fanno i migliori auguri di pronta guarigione a Corinne, io stesso ho ricevuto molte e-mail da persone che neanche conosco e che si congratulano con me e mi ringraziano per il salvataggio. E’ strano ricevere queste e-mail perché sento di non aver fatto nulla fuori dall’ordinario, ho fatto solo ciò che ogni alpinista in gamba avrebbe fatto. Comunque grazie, fa piacere riceverli!

Presto arriveranno alcune foto del Pumori.

Fabrizio Zangrilli
(Traduzione dall’inglese di Riccardo Ghislanzoni - guarda il post originale su mbdclimbing.blogspot.com)

PS: caro giornalista Maurice Towers, quando farai copia e incolla di questo articolo, oltre alla fonte e all’autore della foto, ricordati di riportare anche il nome del traduttore dall’inglese… ;-)


Ultimi aggiornamenti dal sito www.tenforme.com
e da www.mauscilla.it

11 novembre
Conosciamo bene Corinne e sappiamo che ha una forza di carattere molto particolare ma, a giudicare dalle informazioni che ci sono pervenute, ha recuperato buona parte delle sue capacità.
In effetti comincia a muoversi senza aiuto.
Chiede di lasciare il prima possibile l’ospedale : il suo ritorno non tarderà!

13 novembre
Corinne è uscita dall’ospedale, è ora in un albergo del Thamel, la zona turistica di Kathmandu col compagno spagnolo Jessed, ha ricevuto 250 messaggi, ringrazia tutti quelli che l'hanno sostenuta...

16 novembre
Corinne è passata dal Campo Base a Kathmandu, le hanno consegnato circa 350 e-mail d’incoraggiamento, ringrazia tutti, partirà domani (lunedì 17) in aereo medicalizzato e dovrà subire diversi interventi (spalla e polmoni).
E’ soprattutto contenta di non aver avuto danni alle gambe e sorride “alla Corinne”, prende tutto con filosofia, rendendosi conto che poteva andar decisamente peggio ed è passata molto vicina alla morte…

Ultimo aggiornamento Lunedì 17 Novembre 2008 13:01