Ghislanzoni, fratelli di corsa |
Mercoledì 19 Marzo 2008 21:50 |
Alla Maratona di Lecco non solo polemiche. Per mio fratello e me è stata una grande giornata di sport! Ecco il racconto della nostra gara… Mi sembra giusto raccontare anche qualche aspetto positivo che si è vissuto alla maratona di Lecco. Quindi non solo polemiche, percorso discutibile e organizzazione approssimativa. Per mio fratello Davide è stato l’esordio in maratona, proprio sulle strade di casa, sulle strade dove si allena la sera. Quanti avanti e indietro sulla pista ciclabile di Rivabella! La preparazione è stata lunga, l’obbiettivo ben chiaro fin dall’inizio: arrivare in fondo! E così è stato. Partenza con ritmo prudente e gara condotta con regolarità assoluta. Obbiettivo centrato: 3h43’28” il tempo finale. Per me non era la prima maratona e ogni gara è una storia a sé. Sicuramente questa maratona mi resterà impressa perché spero che sia stata la prima e l’ultima corsa con il gesso… Mi dispiaceva troppo saltare proprio la gara di casa, la prima edizione, con tutto il fascino che riserva. La preparazione era cominciata bene poi un mese fa la frattura del metacarpo della mano e allenamenti sospesi. L’unico “lungo” è stato a inizio marzo sul Sentiero del Viandante da Abbadia a Colico. Ma l’asfalto è un’altra cosa… Lo stop forzato si è fatto sentire e dopo pochi chilometri di gara le gambe erano già “dure”. Correre sulle strade “conosciute” dà però tanti stimoli così come la tanta gente e soprattutto gli amici sul percorso. Ecco che allora i 42,195 km sembrano essere più corti anche se la fatica è comunque sempre tanta.
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Ultimo aggiornamento Giovedì 20 Marzo 2008 14:08 |