16-9-2007 Riecco il "vero" Sentiero delle Grigne! Stampa
Lunedì 17 Settembre 2007 22:55

Finalmente, dopo un digiuno di due anni, lo “Scaccabarozzi” ha potuto toccare le vette delle Grigne, superba cornice di questa splendida skyrace!

 

All'arrivo (foto di Ciano Preda)


Pasturo (SO) – La “tensione pre-gara” si fa sentire già in settimana: motivo di maggiore apprensione sono le condizioni meteo. Sarebbe davvero un peccato se anche quest’anno si deve correre la versione ridotta della gara.
L’alba di domenica è velata da nubi che si dissolvono poco prima della partenza delle 7.30: buon auspicio per una grande giornata di sport.
Come in passato, anche quest’anno ci sono al via i migliori specialisti e gli occhi sono puntati sul giovanissimo spagnolo Burgada che alla fine dimostrerà a tutti le sue grandi potenzialità.La mia gara? In settimana le sensazioni non erano confortanti: gambe “pesanti” negli allenamenti fanno preludere una gara in cui bisognerà stringere i denti. Infatti, pronti via, le prime salitelle nel tratto comunque corribile verso i Resinelli confermano le mie preoccupazioni. Queste si tramutano in vera e propria sofferenza nella salita verso il Rosalba. Al rifugio ho tempo di bere e via lungo il sentiero Cecilia. Qua c’è poco da correre e questo tratto mi permette di tirare il fiato prima dello “strappo” che porta in vetta alla Grignetta. Qua Loris e il mio “capo” John mi danno la carica e mi “butto” rapido nella tecnica discesa fino all’Elisa.
Altro abbondante pit-stop incoraggiato dal Lele, appena tornato dalle ferie. Mi aspetta un altro tratto duro ma sulle rampe della Val Cassina salgo di buon passo e sento che finalmente le gambe cominciano a girare come vorrei. Altra sosta al Bietti, salitella spaccagambe alla bocchetta di Piancaformia e in breve sono alla Bogani.
Faccio il pieno di liquidi e affronto deciso la salita che porta al Grignone. Sto veramente bene, supero gente e riprendo anche Gessy, un po’ sofferente per problemi di stomaco: viene comunque “scortato” da Giampy, oggi solo spettatore.
Raggiungo la vetta del Grignone incitato da Mauro e dallo zio Giuseppe e finalmente comincia la “picchiata” verso il Pialeral. Faccio una bella discesa, la fatica non si sente. Comolli, Pialeral e via verso San Calimero con una piccola salitella che si fa sentire, eccome.
Ora è tutta discesa: rifugio Riva, Baiedo e finalmente Pasturo. L’ultimo tratto su asfalto ti fa stringere i denti ma sul rettilineo finale la stanchezza e la fatica lasciamo il posto solo alla soddisfazione! Poi è bello all'arrivo vedere parenti e amici e scambiare quattro battute con gli altri concorrenti!
Anche quest’anno è andata, il tempo è un po’ altino rispetto alle mie passate edizioni ma che importa, queste 7 ore e 20 minuti sono state per me del tutto appaganti. E’ una grande emozione correre lungo i sentieri delle montagne di casa, vedere tanta gente che ti incita, vedere gli sforzi degli altri atleti e di tutta l’organizzazione schierata prima, durante e dopo la gara.
Arrivederci all’edizione 2008 e ci auguriamo due cose: che splenda il sole e che la gara torni nel circuito mondiale, è il riconoscimento minimo che si può fare al Trofeo Scaccabarozzi. 

Guarda le photo dello skyreporter Ciano Preda (ASD Valetudo Skyrunning)

Guarda la classifica coi tempi intermedi


Altimetria

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Ultimo aggiornamento Mercoledì 19 Settembre 2007 07:55