| Becca di Nona: RESPINTO! |
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| Lunedì 20 Agosto 2007 22:04 | ||
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Alla faccia del relax post-ferie: parto tanto prudentemente da rimanere fuori dal primo cancello dopo 1h30’ di gara… Ma il week-end non è affatto da buttare, anzi…
Aosta – Male la prima: per me non va bene la gara della Becca! Sulle spiagge della Sicilia decido di iscrivermi a questa gara nonostante sia andato a correre due volte nel mese di luglio (Gran Trail Valdigne e Giir di Mont) e nessuna volta nel mese di agosto. A dir la verità un po’ di allenamento nelle due settimane siciliane l’ho fatto. Nella prima settimana, un tour intenso dell’isola con dei lunghi tra i templi greci e gli anfiteatri romani. Poi dislivello da 0 m s.l.m. a circa 3000 m sui crateri dell’Etna con pullman + funivia + jeep… Per finire poi una dura settimana di “potenziamento” tra spiaggia, tornei nel villaggio e ricchi buffet!
 Purtroppo ho sbagliato i miei conti, il mio ritmo è troppo tranquillo a quanto pare e così rimango fuori dal primo cancello dopo più di 1000 m di dislivello stabilito in 1h30’. La beffa è che la mia gara finisce per soli 60” di ritardo rispetto al limite… Va beh, non mi perdo d’animo, il mio rimane sempre un allenamento, continuo senza pettorale e punto ad arrivare in cima ugualmente. Certo non è la stessa cosa: manca l’incitamento della gente e anche la testa inevitabilmente perde la concentrazione “da gara”. Vedo passare Brunod che sfreccia in discesa e dopo dieci minuti passa anche il secondo. Ne approfitto e scatto qualche foto, la vallata è bellissima. Risalgo ancora e finalmente si staglia di fonte a me la vetta della Becca. Proseguo e vedo scendere Paga: il suo passo è buono. Su ancora fino a 2600 m, al ristoro di Gran Sex: qua si stacca sulla destra il ripido tratto in salita mentre sulla sinistra scende il tratto in discesa. Arrivano minacciosi nuvoloni, comincia a piovigginare e rinuncio alla “cima”: dopo tutto mi sono fatto i miei 2000 m di dislivello e scendo di corsa all’arrivo, così il mio allenamento è completato. Che dire, spiace essere fermati al cancello, non mi era mai capitato prima, però in effetti è un po’ dura improvvisare una gara del genere con ZERO allenamento. D’altra parte è giusto così, è il bello dello sport: le gare te le devi preparare e i risultati te li devi sudare! Altrimenti che soddisfazione ci sarebbe al traguardo? Comunque mi sono divertito ugualmente. Tutto sommato la gara è stata un pretesto per fare una bella gita. Partenza sabato pomeriggio e sosta “fuori programma” a Saint-Vincent per assistere all’amichevole di rugby Italia-Giappone. Arriviamo fuori dallo stadio giusto in tempo per vedere arrivare i bus delle squadre e veder scendere i giocatori, tutte personcine mingherline e un po’ patite… Prendiamo posto in “Curva Pidocchi” sotto la Statale (i biglietti nello stadio erano esauriti) e abbiamo una bella visuale di tre quarti del campo. Riscaldamento, inni nazionali e inizio della partita. Le donne sono molto interessate alla partita. Sugli “spalti” su guard-rail ed erba c’è anche un gruppo di tifosi del Giappone dal marcato accento toscano che fa sbudellare dalle risate:“…arbitro, fallo! Tre tiri liberi…”, “…dai che si va pure in Portogallo a vedere il Giappone! Magari ci si trucca anche, faccia bianca e ci si fa gli occhi a mandorla…” e battute di bassa lega sulle tifose dell’Italia”. La partita è stata davvero un piacevole fuori programma per due appassionati di rugby come Paga e me! Serata ad Aosta, domenica mattina gara e pomeriggio ad Aosta, definita pomposamente la Roma delle Alpi per le importanti vestigia e i monumenti romani conservati! Becca di Nona: un grande week-end di sport e di cultura! Guarda la photo gallery della gara Guarda la photo gallery della partita di rugby Leggi la cronaca di Italia-Giappone Visita Aosta
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| Ultimo aggiornamento Lunedì 20 Agosto 2007 22:13 |
