29-4-2007 Trofeo Mezzalama Stampa
Domenica 29 Aprile 2007 22:37

Anche un “falco” alla mitica gara biennale di scialpinismo.

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Cresta Castore (Foto di Marco Scolaris)

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Giampy Crippa rappresenta i Falchi nel prestigioso Trofeo Mezzalama. Per lui e i due compagni dell’UOEI di Lecco un buon crono sotto le 7h30’ e 128a piazza finale.

Si aggiudica la 16a ed. del trofeo la terna del Team Valtellina formata da Guido Giacomelli - Jean Pellissier - Florent Troillet col tempo di 4h22'. Secondi i francesi Perrier - Gachet - Blanc a 10', terzi i rappresentanti del CS Esercito Reichegger - Dennis Brunod - Trento.

Tra le donne affermazione della terna FISI formata da Gloriana Pellissier - Roberta Pedranzini - Francesca Martinelli in 5h37' seguite dalle francesi Corinne Favre - Bourrilon - Lathuraz, staccate di 47'! Terza piazza per la squadra tedesca.

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Guarda la classifica

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          giacomelli_troillet_pellissier (da sito www.newspower.it)

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Dal sito www.newspower.it/Mezzalama.htm

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Comunicato Stampa del 29 Aprile 2007

TEAM VALTELLINA “OVER THE TOP” E DONNE COME MISSILI

AL FANTASTICO TROFEO MEZZALAMA SUL MONTE ROSA

- Lo scialpinismo celebra una giornata indimenticabile

- Vincono Giacomelli, Pellissier e Troillet

- Tra le donne record polverizzato da Martinelli, Pedranzini e Pellissier

- In migliaia sul percorso per ammirare gli ironmen dello ski alp

È difficile raccontare tutto quello che è successo oggi sul Monte Rosa, in una “azzurra” Valle d’Aosta. Un Monte Rosa preso d’assalto da migliaia di appassionati di scialpinismo saliti prima dell’alba per ammirare e sostenere i quasi 800 partecipanti al 16° Trofeo Mezzalama.

Una gara emozionante e affascinante lungo tutti i 45 chilometri di un percorso fantastico, prima sovrastato dal Cervino, quindi dal Breithorn e poi dal Lyskamm.

Una gara che non ha tradito le aspettative e dipinta di “azzurro” fin dalle prime battute, dopo il via da Cervinia (ore 5.30). I francesi, come era logico, hanno tentato di alzare il ritmo per scremare il gruppone, ma sono caduti nella loro stessa trappola. Al primo controllo del Breithorn Perrier, Gachet e Blanc avevano una manciata di secondi di vantaggio su Giacomelli, Pellissier e Troillet, ma già al Passo di Verra la pattuglia italo-elvetica aveva in tasca un vantaggio di 1’ che sul Castore, dopo un tratto alpinistico e col passaggio in cresta con i ramponi calzati, era lievitato a oltre 3’. Fin dall’inizio era chiaro che erano le due squadre di testa a potersi contendere il successo, tant’è che alle loro spalle gli alpini del CS Esercito Reichegger, Brunod e Trento erano ben staccati, insidiati anche dalla squadra dell’SC Cervino con Sbalbi, Seletto e Riz. Per tutti gli altri, i distacchi in minuti già sul Castore si contavano a due mani.

Dietro si assisteva all‘affascinante arrancare di un serpentone multicolore che galleggiava su una mare bianco, baciato dai primi raggi di sole.

E nella pancia del gruppone si facevano subito largo anche le azzurre con Francesca Martinelli che dettava il ritmo alle compagne di cordata, la valdostana Gloriana Pellissier e la compagna di colori (Valtellina) Roberta Pedranzini. Un ritmo ben cadenzato che non è mai calato. Le francesi Favre, Bourillon e Lathuraz non le hanno mai impensierite.

In testa alla gara, con gli sguardi che spaziavano sugli splendidi ghiacciai del Rosa, il Team Valtellina di Giacomelli, Pellissier e Troillet macinava i secondi in salita ed in discesa, i francesi si erano già arresi a metà gara, nel senso che non sono mai riusciti a ribattere all’attacco dei leaders.

I tre bulldozer di testa non hanno mai smesso di attaccare neppure quando le lingue di neve si infilavano tra i sassi. Dopo il rifugio Mantova, quando era ora di togliersi gli sci, i francesi erano già attardati di oltre 8’, un’eternità, scandita da un pubblico incredibilmente folto lungo il tracciato, grazie anche alla bella e tiepida giornata.

Una ventina di minuti, in conclusione, da percorrere di corsa con gli sci sullo zaino e poi l’entrata trionfale a Gressoney, con i tre che si sono meritati gli applausi del pubblico. 4h22’11” di gara per gustarsi il successo del Mezzalama, una vittoria che pesa quanto …un mondiale, perché il Mezzalama è la gara che fa la differenza.

Oltre 10 i minuti che hanno pagato i francesi, apparsi alla fine molto provati. Concreto il recupero nel finale del terzetto dell’Esercito, che in discesa ha dato fondo a tutte le energie disponibili e così Reichegger, Brunod e Trento hanno fatto un bel balzo sul podio togliendo l’illusione a Seletto, Sbalbi e Riz che sono finiti quarti davanti alla squadra FISI composta da Boscacci, Murada e Mezzanotte.

Gara da autentici “missili” quella delle tre ragazze, che non si sono accontentate di vincere con 47’sulle francesi, ma hanno addirittura polverizzato il record femminile col tempo di 5h37’46” ovvero ben 26’59” in meno del precedente primato.

Bella prestazione di Renato Pasini, fondista medaglia d’oro ai mondiali di Sapporo, classificatosi 17° in squadra (Forestale) con Maurizio Pozzi e Luciano Fontana.

Un fantastico “Mezzalama”, insomma, con i complimenti di tutti i partecipanti. E il Trofeo Mezzalama scrive un’altra epica pagina di sport.

Info: www.trofeomezzalama.org

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          giacomelli_troillet_pellissier (da sito www.newspower.it)

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CLASSIFICA MEZZALAMA

1) Giacomelli Guido, Pellissier Jean, Troillet Florent (Team Valtellina) 4.22.41; 2) Perrier Florent, Gachet Gregory, Blanc Patrick (Equipe de France) 4.33.20; 3) Reichegger Manfred, Brunod Dennis, Trento Denis (Centro Sportivo Esercito 1) 4.39.09; 4) Seletto Alain, Sbalbi Tony, Riz Martin (S.C. Cervino Valtournenche 5) 4.48.34; 5) Boscacci Graziano, Murada Ivan, Mezzanotte Mirco (FISI) 4.49.25; 6) Pedrini Daniele, Holzknecht Lorenzo, Coletti Mattia (S.C. Alta Valtellina) 4.52.16; 7) Bonnel Lionel, Anselmet Fabien, Baud Sebastien (CAF Excellence 1) 4.53.07; 8) Rey Alain, Ecoeur Yannick, Farquet Ernest (Swiss Team 1- Garde Frontière) 4.54.04; 9) Moriondo Paolo, Fazio Alberto, Fazio Fulvio (Valtartano Garessio) 4.57.02; 10) Christille Aldo, Christille Carlo, Giovanetto Nadir (S.C. Brusson 1) 5.03.16.

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       pellissier_martinelli_pedranzini  (da sito www.newspower.it)

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Femminile:

1) Pellissier Gloriana, Pedranzini Roberta, Martinelli Francesca (FISI) 5.37.46; 2) Favre Corinne, Bourillon Natalie, Lathuraz Véronique (Equipe de France) 6.25.01; 3) Grassl Judith, Koch Stefanie, Treimer Silvia (Deutscher Alpenverein) 6.28.13

Gruppo (da sito www.newspower.it)

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INTERVISTE

Guido Giacomelli

Un sogno diventato realtà. Dopo metà stagione ho avuto qualche problema per via dell’incidente.

Sono ancora più soddisfatto perché vincere quando un team è così affiatato è ancora più bello. Nell’ultima parte abbiamo cambiato le posizioni in squadra, perché Jean era quello che andava un po’ più piano in discesa per cui portavamo la sua andatura più lenta per non sbagliare in discesa.

In cima al Castore ci hanno detto che avevamo 4 minuti di vantaggio e alla fine della discesa del Lyskamm ci hanno riferito che erano 8’, lì ho capito che ce l’avevamo fatta. Poi rimaneva ancora una mezz’ora di discesa tutta di corsa, ma è andata bene.

Troillet è un compagno/avversario, sapevo che andava forte, ha fatto una buona stagione, non c’erano dubbi sulla riuscita finale, ha avuto un leggero calo nelle discesa ma ha tenuto duro e ce l’abbiamo fatta.

Jean Pellissier

Ci speravo tanto, avevo già sfiorato la vittoria un paio di volte, nello scialpinismo una gran classica come il Mezzalama lascia un po’ il nome, queste sono classifiche che tutti gli appassionati vanno a vedere, senza nulla togliere ad un mondiale o ad un europeo. È una gara classica come la Parigi Rubaix nelle bici, o la Milano - Sanremo. Per me il Mezzalama è la prima in assoluta, è la gara di casa, quella che sento di più, quella che tengo di più a preparare durante l’anno. Il momento più bello è proprio quello dell’arrivo, mentre il più difficile è stato dopo la prima mezz’ora di gara, ho visto che sulla pista ero abbastanza tirato e facevo fatica a tenere il ritmo dei miei compagni, che sono sempre molto forti. Comunque in questo sport non bisogna mai lasciarsi andare di testa. Che cosa ho pensato quando abbiamo superato i francesi? Che avevamo indovinato la sciolina!

Manfred Reichegger

Siamo partiti bene, sapendo che i primi avevano una marcia in più di noi, abbiamo fatto la nostra gara, mantenendo l’andatura. Siamo andati abbastanza bene fino al Quintino Sella, poi abbiamo avuto un cedimento, ci ha passati la squadra di Seletto e Sbalbi, poi in discesa abbiamo fatto un grande recupero e li abbiamo stracciati proprio lì. Siamo contentissimi di un terzo posto.

Renato Pasini

Pensavo di aver finito con gli sci quest’anno, ma il Mezzalama l’ho sempre avuto nel cuore, ho convinto Pozzi e Fontana a seguirmi in questa avventura. È stata una bella gara, siamo partiti bene, poi Maurizio (Pozzi) ha avuto dei problemi allo stomaco, ma capita, in questa gare che si corrono in tre può succedere, spesso due vanno e c’è il terzo che soffre sempre più degli altri. Ma lui ha tenuto duro, è stato davvero grande, l’importante era arrivare a Gressoney. Per me era importante esserci, in ricordo del nostro amico Leonardo Follis. La sciolina ce l’ho sempre con me, non si sa mai, ma oggi ho corso con pelli di foca. Il percorso era bellissimo, non faceva freddo, complimenti davvero all’organizzazione. Non si possono fare confronti con le gare di fondo, sono cose completamente diverse, qui si parte con un ritmo più lento ma influisce la quota, il percorso più lungo, si devono fare i conti con i crampi, è un’altra fatica. Mentre le gare di fondo sono sforzi più intensi, dove anche il cuore va a mille, ma sono di durata più breve, le sprint ti distruggono psicologicamente, la concentrazione, devi essere sempre al 110%, ti scaricano proprio tutte le batterie.

Gloriana Pellissier

Questo è il quarto Mezzalama per me, ma questo è l’anno in cui ho patito di meno, perché eravamo tutte e tre equilibrate, ben allenate, per cui non abbiamo avuto difficoltà nemmeno a livello tecnico. Abbiamo chiuso la stagione in bellezza.

Francesca Martinelli

Questo è il mio secondo Mezzalama, la mia prima gara di scialpinismo è stato proprio il Mezzalama. Era stata una tragedia, un calvario, ma oggi mi sono rifatta, sono stata davanti sia in salita che in discesa, abbiamo vinto la gara, non abbiamo avuto problemi, è andato tutto alla perfezione. Forse ci è piaciuto di più vincere questa gara che la Coppa del Mondo, anche perché questa ci mancava, volevamo farla, ci tenevamo particolarmente e poi con tutta questa gente…..

Roberta Pedranzini

Coppa del Mondo o Mezzalama? Tutte e due, con la prima bisogna mettersi in gioco da inizio stagione, da più tempo, mantenendo sempre un buono stato di forma, mentre il Mezzalama è una gara sulla distanza, poi si corre in tre e avevamo un buon affiatamento, dove il team è molto importante. Abbiamo provato e abbiamo trovato il giusto assetto, è andato tutto al meglio, ci siamo uniformate ai nostri passi, per riuscire a vincere una gara si fa questo ed altro.

 

Ultimo aggiornamento Lunedì 30 Aprile 2007 17:32