Il progetto del Giro Montano del Lario è nato come un fulmine a ciel sereno.
Ero spettatore di una serata dedicata all’alpinismo nella quale un ragazzo varesino, Oliviero Bellinzani, raccontava il suo concatenamento dal Monte Rosa al Cervino, nonostante anni prima avesse perso una gamba a causa di un incidente motociclistico.
Mi è rimasta impressa di questa serata la grande tenacità del ragazzo che non si è arreso ed ha continuato a fare quello che più gli piaceva senza crearsi troppi problemi per la difficile situazione venutasi a creare.
Al mio ritorno verso casa ho iniziato a meditare su un progetto in cui potevo mescolare le mie tre grandi passioni (viaggi, corsa e montagna) con lo scopo di creare qualcosa di concreto, magari da lasciare anche ai posteri...
Mi è subito venuto in mente il Lago di Como, luogo dove sono nato e cresciuto, le camminate fatte con i genitori da bambino ed ora le corse con gli amici nei vari luoghi.
Cartina alla mano e con qualche libro montano riguardante il territorio circostante intravedo subito la possibilità di compiere l’intero periplo esterno ed interno del Lago, completamente su montagne ad eccezione di qualche esiguo tratto su asfalto.
E’ nato il progetto: inizio a pensare come attuarlo!
Facendo il percorso camminando ci vorrebbe tanto tempo, stimo almeno 10 giorni anche per un buon camminatore. Correre per l’intero tracciato, circa 250 km con 12000 m di dislivello positivo, mi sembra impresa ardua da fare in solitaria e tutta d’un fiato.
Penso ad una sorta di staffetta da fare di corsa per completare il circuito nel minor tempo possibile e naturalmente faccio riferimento alla società nella quale ho chiesto di far parte da qualche anno: i Falchi Lecco.
Dopo due giorni provo a mandare una mail al mio presidente Riccardo dove spiego quello che avevo pensato, se era il caso di cestinare subito l’idea o se magari poteva essere un progetto allettante da fare come gruppo sportivo, e mi arriva quasi subito una risposta entusiasta.
Da quel momento è un continuo scambio di proposte tra me e Ricky: quali tratti da percorrere, pianificare le prove del percorso con relative tempistiche, stabilire date e aspetti logistici e tanto altro.
Essendo il gruppo molto affiatato e che condivide le stesse passioni, dopo l’ok da parte del Consiglio Direttivo, si espone il progetto agli atleti che sono subito convinti e partecipi all’attuazione del Giro.
Ringrazio in primis Ricky, tutti i membri dei Falchi Lecco, chi ci sta dando una mano dall’esterno e chi vorrà partecipare a questa bella iniziativa che vuole promuovere il Lario nella sua naturale bellezza.
Sergio Bernasconi – ASD FALCHI LECCO
Sergio Bernasconi
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