Cronache Elvetiche dal mondo del fango
“E i cau boi vànn sö a Lugàn senza càpott e la radio che la và fànn un casòtt de veri "italiàn" e sö in dugàna i a tègnen lè de cà... “
Non è Lugano, ma quasi. Non son cauboi, ma quasi.
L'incipit è invece identico a quello delle vecchie storie che vedevano protagonisti il sig. Rezzonico, Gervasoni e il poliziotto Huber, geniali personaggi del trio Aldo, Giovanni e Giacomo.
“Siamo a Mendrisio, nel profondo sud della Svizzera, dove si stanno correndo i Campionati Ticinesi di Corsa Campestre....”.
Con tali premesse potevano dunque mancare i due Falchi dell'altro ramo del lago?
Ed ecco quindi alla partenza il semprepresente Sergio Benasconi e il pluribidonario Marco Terraneo.
In un'assolata giornata, dopo la bella gara femminile e la gara di cross corto tocca infatti al mucchio selvaggio “di òmen” (degli uomini), che scrivo in dialetto che in canton Ticino ci tengono.
Si parte tutti assieme ma, udite siòri e siòre, mentre gli over 39 si fermeranno dopo 4 giri (7 km), i più giovini ne correranno 5 (8,7 km).
Per la strana divisione di età (over 39 e non over 40) io e Sergio saremo quindi comunque divisi all'arrivo. In realtà è un problema di lana caprina, visto che, al di là del diverso numero di giri, il passo di Sergio denota subito maggior forma e sicurezza rispetto al sottoscritto.
Il tracciato è entusiasmante, erboso, veloce e vario. Dopo quattro giri il circuito si spopola. Sergio taglierà in settima posizione la sua buona gara. Per me si chiude invece il sipario del teatro delle marionette. L'ultimo giro è da sofferenza, ma è pur sempre legna in cascina per i brianzoli del mese prossimo.
La fine gara è baciata dal sole e per quest'anno gli appuntamenti agonistici posson dirsi conclusi, ma......guai a mollar la tensione per cui, per terminare come si era iniziato.....”
E aùra gio'... gio'...gio'...gio'...gio'
che se tìrum föe de coo
E aùra gio'... gio'...gio'...gio'...gio'
che se tìrum föe de coo
(Davide Van De Sfroos – Cauboi) |