Quasi 6500 gli iscritti di questa maratona dal percorso molto spettacolare. Anche tre “Falchi” hanno portato a termine i 42.195 m.
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La nostra trasferta in laguna comincia sabato con un pomeriggio da turisti a Venezia. Loris manifesta i primi problemi di digestione che lo accompagneranno per molte ore!
Il mattino ha l’oro in bocca ma qui in terra veneta ha soprattutto la nebbia, che si può tagliare con un coltello: l’umidità è notevole e sarà nostra compagna per i primi chilometri.
Alle 9:20 parte la gara. Per Luca è la prima maratona, per me e per Loris è la quarta ma ogni volta è un’esperienza diversa. Io parto un po’ troppo forte per il mio attuale allenamento: sono a circa 30” dal pace-maker delle 3 ore fino al 20° km. Luca e Loris partono più prudenti in scia al pace-maker delle 3 ore e mezza.
Intorno al 25° km comincia per me la fase “nera” della gara. Le brioche della mattina e il ritmo un po’ troppo elevato si fanno sentire: le prime nello stomaco, il secondo nelle gambe. E’ così che l’andatura comincia a calare e ai ristori del 30° e del 35° km cammino anche e attingo dall’Enervitene le energie per superare la crisi. Mi va bene, nel senso che dopo il 35° km mi sento meglio e così riesco a gustarmi gli ultimi km di gara, i più belli. Alla fine dell’”infinito” Ponte della Libertà si entra in Venezia e ben presto comincia la serie di 14 ponti da attraversare con delle passerelle fatte ad hoc per eliminare i gradini. Spettacolare il ponte di barche sul Canal Grande e il fenomeno dell’acqua alta che si manifesta anche sul percorso. Chiudo in 3h15’.
Intanto Loris collauda i bagni del Parco S. Giuliano per una “sosta tecnica” al 30° e Luca segue sempre il gruppo delle 3 ore e trenta ma poi al 38° la luce si spegne: la tanto temuta crisi arriva tanto improvvisa quanto implacabile. Questo però non gli impedisce di coronare il suo debutto in maratona in meno di 3h30’: 3h28’ è il suo crono finale!
Loris chiude più in tranquillità in 3h44’ dopo che aveva visto sfumare la possibilità di migliorare il suo primato personale.
Buona prova anche del mitico Luigi “Jerzy” che chiude in 3h10’: ho fatto insieme a lui qualche km ma poi la mia “crisi” mi ha fatto perdere la sua scia!
All’arrivo siamo tutti soddisfatti: bella gara, bel percorso, tanto tifo sul percorso, Cristina e Monica fotografe in vari punti del tracciato e una grande giornata di sport.
Beh, adesso comincia la preparazione per la prossima maratona: Reggio Emilia?
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