BASILEA, SCALATA DEL RAMADA PLAZA: CHIUDONO LA PROVA BEN OTTO ITALIANI CON LA VASSALLI SECONDA E RUGA QUARTO
Il “Team Lombardia” a Basilea (Fracassi, Vassalli, Toffano, Bonacina, Ruga e De Maria)
Basilea (SVI) – La quarta tappa del Vertical World Circuit ha calato il sipario invernale andando in scena nella capitale dell’omonimo cantone con la ormai classica scalata all’hotel Ramada Plaza. Con i sui 31 piani, 105 metri e 542 gradini, è l’edificio più alto della terza città svizzera, nota nel mondo finanziario per anche essere la sede della fiera più importante a livello mondiale nel campo degli orologi e dei preziosi. Presenti al via, come domenica scorsa a Londra, Daniela Vassalli, Cristina Bonacina, Fabio Ruga e Fracassi Dario con l’aggiunta per l’occasione di Sara De Maria, Roberto Toffano e la simpatica coppia ragusana dei fratelli Marco e Matteo Lombardo, alla loro prima esperienza nel circuito. Varie le categorie a partire dalle ore 13 in una giornata assai fredda dove la neve era giunta copiosa ad imbiancare le strade nei giorni precedenti. Ben 500 atleti, 428 uomini e 72 donne, alla fine concluderanno l’edizione 2010 di questa Vertical Sprint. A livello femminile, tutti gli occhi erano puntati sulla enfant prodige Marie-Fee Breyer, la tedesca non ancora tredicenne, che nel 2009 seppe imporsi in svariate run-up in tutta Europa. A contrastarla, dall’alto delle sue due pesanti vittorie conseguite a Milano e a Londra, la bergamasca della TX Active Italcementi Daniela Vassalli e per i colori locali la più accreditata era la nerboruta Annette Hartmann. Demolito il record, appartenuto a Claudia Riem con 3’42’’, da tutte le prime tre del podio, con il fantastico responso cronometrico di 3’26’’6 che ha permesso alla giovane teutonica Breyer di avere la meglio su una comunque bravissima Daniela Vassalli in 3’33’’1, che ha la meglio di soli 3 secondi sulla Hartmann che chiude la sua fatica in 3’36’’7. “Sono comunque soddisfatta del mio risultato” – le prime parole di Daniela alla conclusione della fatica - “Battere di quasi 10’’ il record non è bastato, la ragazzina è fortissima ed il livello oggi era assai elevato’’. Bene si sono comportate anche le altre due italiane in gara, la lecchese Cristina Bonacina del GP Talamona chiude settima in 4minuti netti, migliorandosi di 10’’ rispetto al 2009, mentre Sara De Maria dell’Atletica Centro Lario, alla sua prima esperienza elvetica, chiude in 4’34’’ al quindicesimo posto. “Peccato per non essere scesa sotto il muro dei 4 minuti” - dichiara una soddisfatta Bonacina - “Poteva essere la ciliegina sua una prestazione che mi gratifica comunque. Le prime sembrano ancora lontane, ma sto migliorando e sono fiduciosa per le gare estive”. Dello stesso parere è la lariana De Maria: “E’ stata una bella esperienza, sono contenta e sono anche riuscita a correre molti dei 31 piani.” In campo maschile, assente il dominatore di inizio stagione, il tedesco Thomas Dold, i favori del pronostico andavano di diritto al vincitore del 2009, Gabriel Lombriser, l’unico uomo che riuscì nella stagione passata a mettere dietro il mostro Dold proprio a Basilea. Lo slovacco Tomas Celko, Fabio Ruga e il germanico Christian Riedl gli altri atleti più agguerriti per dividersi i tre gradini podio. Ottima l’organizzazione, con la possibilità per gli atleti di vedere il proprio tempo su uno schermo appena passato il traguardo e record e vittoria per un raggiante Tomas Celko che con uno stratosferico 2’37’’3 lascia il secondo classificato Jan Wilker a 3’’4 decimi e Lombriser a 4’’ 6 decimi. Quarto, con un ottimo crono di 2’43’’6, il vincitore di Londra, Fabio Ruga della Recastello Bergamo. “Lo stiramento che mi ha costretto a Milano a non forzare ormai è guarito ed ho potuto tirare a tutta anche sulla parte di asfalto esterna al Plaza” – questo il primo commento in un ottimo italiano del campione slovacco- “sapevo di poter scendere sotto i 2’40’’. Mi sto preparando per gli indoor sui 400 e faccio comunque anche scialpinismo che mi ha reso più resistente e questo mix sembra essere vincente”. Un poco deluso, Fabio Ruga, costretto a restare ai piedi del podio - “Peccato che la gara non fosse in linea, perché sono sicuro, a parte il primo classificato, troppo forte oggi, almeno il terzo era alla mia portata”. Altri 4 italiani erano in gara con il bresciano del Talamona Dario Fracassi a migliorare sia il quindicesimo posto del 2009 sia il crono, chiudendo in 3’04” in dodicesima posizione assoluta. Sintetizza così la sua gara: “Sono sparate troppo corte per le mie caratteristiche, spero di poter partecipare a Taipei dove si supereranno gli 11 minuti di gara, ma penso siano comunque utili per mantenere alti i ritmi anche in funzione delle campestri che mi aspettano da qui ad aprile”. Racchiusi in un fazzoletto gli altri tre italiani, Roberto Toffano della Atl.C.R.A. Italtel chiude al 69esimo posto in 3’50’’1. “Mi alleno nel mio condominio a Milano e quest’anno sono migliorato, ora mi aspetta Berlino”. I fratelli siciliani di Vittoria Marco e Matteo Lombardo sono rispettivamente 72 e 75esimo con 3’51” e 3’53”2. “Siamo alla nostra prima esperienza in campo internazionale” - sono le parole del ventunenne Marco - “e, anche se la cosa potrà far sorridere, è la prima volta che vediamo la neve. Ringraziamo il comune di Vittoria e la provincia di Ragusa che hanno sostenuto la nostra trasferta e probabilmente ne faremo altre”. Nel circuito mondiale, Ruga è ancora primo mentre Chelko grazie alla vittoria di Basilea balza al secondo posto seguito dallo spagnolo Cardona, sesto Fracassi. A livello femminile, la Vassalli ha ipotecato la vittoria finale con due primi e un secondo, seguita al secondo posto da Cristina Bonacina e dalla neozelandese Frost. Ora il circuito, dopo una sosta di oltre 2 mesi, ripartirà a maggio con la prova più lunga del lotto, la Torre 101 di Taipei.
Dario “Melano” Fracassi
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