Il resoconto della prima edizione della salita Suello-Cornizzolo lungo la direttissima
Come al solito. Son di corsa ancor prima di cominciare una gara. Ovvero: son il solito ritardatario. E oggi non si può mancare, c'è la prima edizione, o meglio ancora l' Edizione “zero” della Stambeccata Suello-Cornizzolo. Ma facciamo un passo indietro e torniamo ai mesi caldi quando l'idea nasce da Marco “Castel” Castelnuovo. Perchè non fare una gara, non ufficiale da Suello al Cornizzolo, salendo lungo la ripida “direttissima? Il seme è gettato, il buon Castel lo coltiva, i mesi passano e alla fine la data è stabilita. Domenica 6 dicembre. Si mobilita anche l'amico Paolo Valsecchi, con una buona dose di pubblicità e gli “Scurbatt di Suello” offrono la disponibilità (grazie!) di portare i cambi all'arrivo con una jeep. Io, per motivi vari, ne resto un po' in disparte e per poco rischio addirittura di dover saltare la partecipazione. Ma per fortuna mi gioco il Jolly ed eccomi qui a far parte della sporca dozzina (in realtà siam in 17 e nemmeno sporchi, ma suonava bene) della “Stambeccata – Edizione zero”. Lungo il primo tratto si parte compatti, le polveri sono ancora bagnate, ma si preannuncia bagarre per le posizioni di testa. Carlo Ratti e Luca Conti sembrano i più quotati per la vittoria, ma Marco Castelnuovo gioca in casa e la presenza di Franco Sancassani (pluricampione di canottaggio) lascia prevedere sorprese. Il gruppo si sfila subito lungo la ripidissima Scala Santa e in breve il quartetto dei migliori guadagna terreno. Mi ritrovo a salire in solitaria, all'inseguimento dell'altro Falco Luca Ripamonti e di Emanuele Bertarini, ma non riesco a tenerne il passo. Si guadagna quota rapidamente: la direttissima tiene fede al suo nome. Poco fuori dal bosco il paesaggio si fa bianco, il terreno è un po' scivoloso ma la neve offre splendide suggestioni. Poco prima dell' arrivo il sentiero cede il passo alla carrozzabile, per lo più ghiacciata, e la corsa diventa un gioco da equilibristi. Ed ecco finalmente il rifugio SEC e la Chiesetta, dove è posto l'arrivo. Ha vinto Carlo Ratti, incalzato da Luca Conti e da Franco Sancassani mentre poco dietro, ma non di molto, Marco Castelnuovo ha chiuso il gruppetto di testa. Tutto è comunque splendido, difficile da raccontare e descrivere, tra cielo plumbeo e cime innevate, con l'aria frizzante che pizzica nei polmoni. Una rapida foto e mi tocca scendere, di Jolly da giocare oggi ne avevo purtroppo uno solo. E una distorsione poco prima di arrivare in paese mi lascia un piccolo ricordo, ma è roba da poco si scorderà presto. La soddisfazione invece di aver corso la Stambeccata, quella si, resterà a lungo. E poi il seme è stato seminato e questo alla fine.....è solo il primo raccolto....no?
Nota: nell'articolo la Stambeccata è indicata con “Edizione Zero”. E' solo un nomignolo (affettuoso) dato dall'autore del testo. Ufficialmente nel volantino e nelle classifiche è indicato con 1a Edizione
Marco “Lo Zio” Terraneo
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Vai alle foto (Foto di Teresa Castelnuovo)
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