Racconto di un Falco alla seconda prova del Campionato Ticinese di Corsa in Montagna
Ultima curva prima del rettilineo finale, gente allegra che batte le mani e dice, con tipica cadenza ticinese, “Braù braù quarantasesc, (46) dai ch’l manca pòc…”. Ormai è finita, già si vede lo striscione d’arrivo che, ormai da cinque minuti, ha visto sfrecciare vittorioso Emanuele Manzi.
Ma torniamo indietro, alla sera prima, quando decido all’ultimo di barattare la prevista Luzzeno-Manavello con la svizzera Tesserete-Gola di Lago, tappa del campionato Ticinese di Corsa in Montagna. La notte porta consiglio, dicono i saggi. Ma mi va male e porta invece, ahimè, due alzate impreviste alle 3 e alle 5 alla chiamata di “Papà papà è già giorno? Facciamo colazione?”. E così alle 6, senza neanche la scusa di una serata da leone mi risveglio… vabè, ci siam capiti… Con una pinta di caffè in corpo passo indenne la dogana, nonostante lo sguardo da cocainomane, e in breve arrivo a Tesserete, a pochi km da Lugano. Il paese è molto bello e il paesaggio è allietato da un sole caldo e da un'organizzazione veramente efficiente. Accanto al tavolo delle iscrizioni un bel buffet offerto dall’organizzazione mi attira con le lusinghe di una nuova dose di caffeina, ma opto invece per un buon the caldo. Arrivano in breve molti concorrenti (alla fine taglieranno il traguardo in più di 230), gran parte Svizzeri, ma anche molti Italiani. Alla partenza il favorito è Emanuele Manzi del GS Forestale, ma il tracciato non è quello tipico delle corse in montagna come vengono intese qui da noi: 7,2 km, tutti su strada asfaltata e con un dislivello di circa 500 metri. La partenza è infatti una fucilata: le pendenze son davvero modeste e ci son molti tratti misti o in discesa. Manzi guida il gruppo sin dalle prime battute, mentre dietro sfila rapidamente un lungo serpentone. Io faccio fatica davvero a carburare. Di fiato ne ho da vendere, ma le gambe son imballate, non ne voglion sapere di girare. Finalmente dopo qualche chilometro la strada comincia a salire sul serio e pian piano ricomincio a trovare la densità di passo giusta e quella sensazione appagante di correre al 100%, con gambe, testa, polmoni che lavorano in sinergia. Nonostante la mia spocchia iniziale e il mio odio per l’asfalto il tracciato è suggestivo, sembra di essere in una gara ciclistica: la gente lungo il bordo strada fa il tifo, c’è chi applaude e addirittura chi suona il trombone al passaggio dei concorrenti. Nella parete più ripida riesco a recuperare qualche posizione, mentre più avanti, Manzi taglia il traguardo dopo 28’13’’, lasciando il vuoto dietro di sè. Il secondo gradino del podio è invece teatro di sfida accesa e alla fine è Paolo Pizzato, della Canturina S. Marco ad avere la meglio su Silvano Turati, della società SG Stabio. Ed ora eccomi qua, da dove abbiamo cominciato. Ultima curva a sinistra ed imbocchiamo il rettilineo finale dove la pendenza cala e il ritmo deve aumentare per rintuzzare l’assalto di chi mi segue. La posizione finale è comunque modesta, chiudo infatti al quattordicesimo posto, ma è la soddisfazione di essere riuscito a chiudere al massimo delle mie possibilità, di non essermi risparmiato nulla a lasciarmi appagato. Al ritorno a casa saranno poi le lasagne della suocera a lasciarmi ancor più soddisfatto. Ma questa è un'altra storia… Marco “Lo Zio” TerraneoGuarda la classifica (Fonte www.uscatletica.ch/)
Nella foto, due addetti gara raccolgono gli ultimi 3 capelli dello Zio, caduti per lo strenuo sforzo agonistico... ;-)
|