24,25-1-2009 Il Trail della Merla… |
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Scritto da rg
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Mercoledì 28 Gennaio 2009 22:24 |
La neve è protagonista della prima edizione di questo trail così particolare e organizzato egregiamente dagli “Orsi”. Ecco il racconto delle tue tappe... dove esordisce anche un certo Giovanni!
Tortona (AL) – Trail della Merla: già il nome incuriosisce… E in effetti è stato così anche per me. Quando ho letto da qualche parte che a fine gennaio ci sarebbe stato un trail a tappe, di cui una in “notturna”, ho subito approfondito la questione e quando ho visto che era il gruppo degli “Orsi” ad organizzare la manifestazione mi sono ritrovato subito a spedire il modulo di iscrizione. Sabato dopo pranzo mi metto in viaggio con la mia ragazza Elena e in autostrada i pannelli luminosi parlano chiaro: “Nevicate dopo Tortona”. Arriviamo a Tortona, non ci sono più pannelli luminosi, ma basta poco per realizzare che… nevica anche a Tortona. Dapprima timidi fiocchi, poi una nevicata sempre più fitta! E qui mi permetto di fare i primi complimenti agli Orsi: avevano promesso la neve e così è stato! La prima tappa di 18 km (con oltre 500 m di dislivello) parte alle 17.30 e i quasi 200 concorrenti si scaldano come possono in attesa del via. Tra loro c’è un volto noto… Ma è lui o non è lui? Ma cerrrrrto che è lui! Tal Giovanni Storti più noto come Giovanni di Aldo Giovanni e Giacomo, il trio comico di “Tre uomini e una gamba” e via discorrendo. “Miiii, non ci posso credere!” direbbe Aldo! Scambio con lui due battute (scusate il gioco di parole). Per Giovanni è la prima gara in assoluto anche se mi fa notare Lo Zio che non è proprio così: qualche tempo fa, sotto l'identità di sig. Rezzonico, aveva partecipato alla Stralugano... Vedere per credere [Link]. A parte gli scherzi, da qualche settimana si è avvicinato alla corsa e al trail in particolare, dieci giorni fa si è tesserato per il gruppo dei Road Runners Club di Milano. Che bell’esordio che ha scelto! Si parte avvolti dal fumo rosso dei fumogeni e dopo i primi minuti in gruppo tra le vie di Tortona (dopo una partenza un po’ veloce di chi doveva assicurare invece un’andatura “turistica”) comincia la vera gara. Si abbandona l’asfalto e si comincia a “mangiare” neve e fango. E’ una bellissima sensazione correre nell’oscurità “rotta” soltanto dal fascio di luce della frontale che evidenzia la neve che cade dal cielo. I passi si fanno faticosi sul percorso imbiancato anche se i chilometri e i minuti scorrono velocemente. C’è poco dislivello da fare ma le discese sono un vero spasso e le gambe girano ad ampie falcate sul fondo morbido ma allo stesso tempo insidioso. Dopo un’ora e trentacinque minuti ha termine la prima “fatica” e quello che più desidero all’arrivo è una bella doccia calda. Nell’accogliente palestra di Tortona sono allestiti tutti i servizi: dal ritiro pettorale al pasta party, dalle premiazioni alla zona riposo. Quando tutti gli atleti sono arrivati si dà il via alla cena e si fa il pieno di carboidrati per il giorno successivo. Alle 23 tutti nei propri sacchi a pelo, pronti per il meritato riposo. E qui ancora i miei complimenti agli Orsi: aver creato questo clima di convivialità e di allegria, mettendo a disposizione gli spazi e tutto quanto necessario. Domenica, ore 7, si fa colazione offerta tanto per cambiare dagli Orsi. Alle 9 siamo di nuovi tutti pronti sotto lo striscione per la seconda e ultima tappa: 38 km circa con oltre 1000 m di dislivello positivo. A dir la verità non ci sono proprio tutti. I meno allenati si accontentano di aver portato a termine la “notturna” e così anche il buon Giovanni decide di stare a guardare, di non esagerare con i chilometri! Questa tappa ricalca in alcuni tratti quella della sera prima: ora però in cielo spunta un sole ancora incerto e la neve caduta la sera prima trasforma in fango alcuni tratti del percorso. I 18 km di sabato si fanno sentire nelle gambe, soprattutto nei tratti più corribili. Ma bisogna stringere i denti e mantenere la lucidità sul terreno scivoloso. Si attraversano campi, vigne, cascinali: proprio belle queste colline tortonesi, con la neve poi diventano uno spettacolo! Con una certa liberazione raggiungo il traguardo poco sopra le 4 ore: le ultime energie sono andato a raschiarle, come si suol dire, dal fondo del barile… Ma è con altrettanto gioia e soddisfazione che ho portato a termine questa bella “avventura”, conclusa comunque nelle prime venti posizioni. Grazie Orsi per averci regalato questo trail così originale e particolare. C’è ancora qualche dettaglio organizzativo da mettere a punto ma non è niente in confronto al fantastico week-end di vero sport che abbiamo vissuto! E… grazie ad Elena per avermi accompagnato in questa trasferta: sono sicuro che ha “mangiato” più freddo lei di me. Giovanni l’ha pure scambiata per un’atleta e io gli ho detto “Allora non è lei!”.
Riccardo Ghislanzoni
Vai al sito degli Orsi
Guarda la classifica della prima tappa
Guarda la classifica della seconda tappa
Guarda la classifica generale
Guarda alcune foto della gara (di Jérome Debize) [Link]
Qui sotto i miei due "arrivi".
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Ultimo aggiornamento Mercoledì 04 Febbraio 2009 07:36 |