13-12-2008 Fuego Y Agua Ultramaraton – Nicaragua |
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Scritto da Ale Filigura
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Giovedì 18 Dicembre 2008 11:27 |
Ecco il racconto dell’avventura del falco Alessandro Filigura al trail di 100 km dell’isola di Ometepe in Nicaragua...
La gara è andata bene, meglio di quanto pensassi! Iniziamo col dire che non eravamo in tanti, ma essendo l'edizione n.0, è andata comunque bene. L'isola di Ometepe è la piu grande isola lacustre del mondo, ed è di origine vulcanica. Infatti ci sono due vulcani di cui uno tuttora attivo. Si trova nel mezzo del lago Nicaragua, raggiungibile con un traghetto sgangherato. Gli atleti presenti sono tutti americani, perlopiu' del Colorado, dei veri martelli sulle ultra, poi uno scozzese, un paio di nicaraguensi e due italiani, il sottoscritto e Franco Marchetti da Teglio (la patria dei pizzoccheri!). Il clima in Nicaragua è molto caldo e umido ed è stata la preoccupazione di tutti. Partenza alle ore 4 del mattino, clima perfetto. Dopo 30 km tra sentieri in mezzo a bananeti e strade, arriviamo ai piedi del vulcano Madera. E qui iniziano i dolori! Io e Franco siamo gli unici muniti di racchette, che si riveleranno utilissime. La salita inizia tra piantagioni di frutta e di verdura, per poi addentrarsi in una vera e propria jungla. Il percorso è molto tecnico, pieno di radici, tronchi, alberi caduti e pozze di acqua e fango.la situazione peggiora verso la cima dove, vicino alla laguna vulcanica, c'è un ristoro volante. Da qui in avanti sono solo rami, fango e tanta acqua. Il percorso è molto impegnativo, ma riusciamo a guadagnare qualche posizione. La discesa è un cinema, ci si deve attaccare ai rami e alle radici per non scivolare. Finalmente usciamo dalla jungla e raggiungiamo il ristoro al 50° km, dove ci facciamo una bella doccia e ci cambiamo. Riusciamo ad arrivare prima del vincitore della 50 km!!!! Riprendiamo sotto un sole cocente e dopo 18 km di sofferenza arriviamo al ristoro dei 68 km. Qui la gente del posto ci guarda come se fossimo dei pazzi, forse hanno ragione! Piccola crisi per me e anche per Franco, ma dopo una bella coca-cola riprendiamo alla grande. Da qui 10 km di strade e sentieri abbastanza tranquilli poi, arrivati all'80° km, mazzata sui denti, 1000 m di dislivello sempre nella foresta. Prima però mi faccio medicare le vesciche dovute alle scarpe bagnate, che pena!!!! La salita non è tecnica come la prima ma le ore di gara si fanno sentire e inizia a diventare buio... Dopo un’altra crisetta, arriviamo in cima dove tira un vento da paura. Piccolo ristoro volante, frontalini e via. Ormai la gara è quasi finita, ma i piedi sono disintegrati, un po' per le vesciche e un po' per le pietre. Totale 2 unghie perse!!! Arriviamo che è buio pesto e all'arrivo ci sono poche persone come del resto per tutta la gara. Ma è bello così. Per quanto riguarda la classifica vince con un tempo da mostro Richard dalla Scozia in 11h e 40min. Il resto degli atleti arrivano tutti intorno alle 16h, noi compresi che chiudiamo in 16h e17min. La gara è stata molto dura e tecnica per tutti. Tutti gli atleti sono d’accordo col dire che la prima parte è molto estrema e ha messo a dura prova tutti. Che dire, l'esperienza di fare una gara all'estero in queste condizioni qualche soddisfazione te la dà. L'evento prevedeva anche una mini gara per i bambini del posto che hanno partecipato numerosi. Speriamo di avere fatto capire lo spirito sportivo di queste competizioni anche alla gente locale!! Adesso per noi è il momento di riposare, iniziano le vere ferie! Franco (maledetto) ritornerà in Italia a Marzo, per me invece rientro a metà Gennaio. Prossimamente gireremo in Costarica, Panama, forse Colombia, mah!!! Abbiamo in mente un paio di montagne sui 4000 m da fare!
See you later e salutoni a tutti,
Ale Filigura
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Ultimo aggiornamento Giovedì 18 Dicembre 2008 13:49 |