Stefano Butti si aggiudica anche l'edizione di quest'anno.
Se domenica scorsa (16 novembre, NdR) la stagione agonistica a Valmadrera aveva portato gli amici della Società S.E.V. fino al rifugio Pianezzo, questa mattina i “cugini” dell’O.S.A. hanno dato vita alla loro gara sociale per salutare la fitta stagione agonistica 2008 con la salita fino alla famosa località S. Tomaso, meta da oltre 50 anni delle più svariate attività della società . In una giornata assolata ma assai algida a causa di un molesto vento, 50 fieri podisti si sono dati simbolica battaglia a partire dalle ore 10 con il gruppetto capeggiato dal veterano Colombo Paolino a tentare di impensierire il latin lover del Lario, quello Stefano Butti cresciuto proprio su questi sentieri e già vincitore nella passata edizione. Primo tratto assai veloce per poi entrare sull’irto sentiero all’altezza del santuario di San Martino con Panzeri Davide a sostituirsi a Colombo nella difficile impresa, durata solo 5’, di ostacolare la cavalcata vittoriosa di Butti che, passato primo al g.p.m., sede abituale del pascolo delle sue amate caprette, si involava poi nell’attraversata che portava al torrente Inferno in località “Taja sass” per giungere dopo 21’23’’ all’arrivo sulla dolce collina che domina tutta la valle spaziando dal lago di Lecco al lago di Pusiano, con la graziosa chiesetta a farla da padrona già dal lontano 1292. Al secondo posto in 22’59” giungeva il vincitore della Como-Valmadrera edizione 2008, Paolo Colombo, mentre il gradino più basso del podio era ad appannaggio del ciclista Panzeri Davide in 23’40’’ che, nel finale in leggera discesa a causa del riacutizzarsi di un dolore al ginocchio, si doveva guardare alle spalle dal rientrante Fracassi Dario 23’59’’, con il pensiero rivolto già al ristoro e al pranzetto del dopo gara. Nell’ordine giungevano poi Rusconi Marco 25’04’’, in netta ripresa rispetto alla gara antecedente, sesto il ciclista di gran fondo Cristian Conti in 25’19’’, settimo il primo dei Falchi Luca Ripamonti 26’33’’, ottavo Rigamonti Gianni 26’51”, nono Villa Riccardo in 27'15” e, a chiudere la top ten, Testoni Daniele 28’13”. A giocarsi invece la vittoria femminile sono state le due skyrunner locali,Valsecchi Laura e Rocca Silvia, con la prima a vincere la simbolica volata in 32’40” con al terzo posto Redaelli Augusta in 38'10”. La giornata è poi continuata con il pranzo offerto dagli organizzatori e consumato all’interno della “Sala dell’amicizia” ristrutturata recentemente dalla Comunità Montana Lario Orientale e data in gestione agli Alpinisti dell’OSA . Premiazioni finali con medaglie ai primi di categoria e premiazione speciale a ricordo dell’Amico Antonio Rusconi con medaglia d’oro che andava per l’occasione a Stefano Butti, vincitore assoluto di giornata. Due righe anche per gli amici Falchi. Se del settimo posto di Luca Ripamonti abbiamo già parlato, da segnalare il 28° posto di Matteo Spreafico, secondo di società, che per la cronaca si può comunque fregiare di un titolo di campione sociale in quel della singolare competizione presso la baita sui monti di Ballabio, eliminando in sfide epiche gli “astemi” compagni per poi giocarsi la finale con l’allora giovane curato, più noto alle cronache come Don Paganoni. Da quel giorno, la gara sociale è stata trasferita alla Camposecco, consci dell’impossibilità dell’uscente campione sociale di potervi partecipare perché in veste di organizzatore tuttofare. Pur bigiando la competizione odierna, i piedi sotto il tavolo li ha pure messi il buon Skyratter accompagnato dalla giovane famigliola e palesando scuse inattendibili tipo la brevità della performance che non gli avrebbe consentito di esprimere al meglio tutto il suo talento che sembra preferisca mettere sopra un funambolico rullo tridimensionale ripercorrendo le tappe del Tour de France in sella ad una bicicletta che fu già di Fausto Coppi e Felice Gimondi...
Melano
|