Jonathan Wyatt e Mateja Kosovelj bissano il successo del 2007.
E’ andato in scena a Susa (TO) il secondo Memorial Partigiani Stellina, gara internazionale di corsa in montagna a cui hanno partecipato 166 atleti in campo maschile e 36 donne, in rappresentanza di 6 nazioni.
I maschi si sono dati battaglia sui 14,5 km con 1695 m di dislivello positivo e 235 m di dislivello in discesa che dal centro della città di Susa hanno portato gli atleti fino ai 2000 m della località Costa Rossa, ripercorrendo i sentieri partigiani che furono teatro del secondo confitto mondiale. Al via numerosi atleti di assoluto livello mondiale a partire dal “Kiwi” ormai con accento trentino Jono Wyatt, che nel prossimo aprile convolerà a nozze con Antonella Confortola, nazionale di fondo e medagliata alle Olimpiadi di Torino.
Gara che, dopo una parte iniziale di 1,5 km di pianura , è entrata subito nel vivo con il keniano Rugut che ha tentato di contrastare lo strapotere di Wyatt fino a dover gettare la spugna al quinto km per poi difendersi dalla rimonta finale del Ceco Krupicka, terzo al traguardo. Quarto il primo dei tre Americani in gara, Gray, all’esordio in una competizione di corsa in montagna, che lascia a debita distanza il keniano Too Kiptanui. Sesto, e primo degli italiani, il “condor di Casnigo”, quel Mauro Lanfranchi che esordì in nazionale proprio in questa gara nel 2006, anno dell’ultima edizione dell’incontro internazionale per nazioni. Questo dava la possibilità a coloro che non erano stati chiamati a vestire la maglia della nazionale per i mondiali di poter rappresentare comunque l’Italia della corsa in montagna in questa manifestazione.
Domenica scorsa, sui sentieri della Cedegolo–Cevo, Lanfranchi aveva chiuso al sesto posto l’ultima prova dei Campionati Italiani, dovendosi sentire la sentenza del “dittatore” che non lo avrebbe portato ai mondali e tanto meno al raduno per non essere stato abbastanza convincente nella sua prestazione… “Sono partito piano” ha dichiarato Mauro “rimontando posizioni importanti soprattutto nel finale e chiudendo sotto il muro dell’ora e ventidue che è il mio personale in questa gara, dunque sono assolutamente soddisfatto!”.
A seguire, al settimo posto, l’Americano Gutierrez, ottavo Massimo Galliano che nel 2000 fu Campione Europeo della specialità, nono il terzo americano Gates e, per chiudere la top ten, il fisioterapista bergamasco Sergio Chiesa, incappato in una prestazione sfortunata causa numerose spine conficcate nella suola che gli hanno fatto perdere circa due minuti ai box per l’estrazione delle stesse… Comunque, a detta di Sergio “le gambe non giravano e la mancanza di forza rendeva le salite oltremodo dure, tanto da dover in alcuni casi camminare”, cosa che a lui accade assai raramente.
Sedicesimo il Bresciano, Bergamasco, Valtellinese Fracassi Dario che ha chiusa la sua prestazione sotto l’ora e trenta, ritenuto da coloro che hanno corso almeno una volta questa affascinante gara, il “muro” per ottenere la sufficienza giornaliera.
A livello femminile, con partenza dalla loc. Chiamberlando e su di un percorso di 8100 m con dislivello positivo di 800 m e 235 m in negativo, 36 atlete hanno onorato con una prestazione maiuscola la gara che per loro era arrivata alla quindicesima edizione, mentre a livello maschile le candeline erano state 20.
Pronti via ed è subito la slovena Kosovelj, accasata da quest’anno all’Atletica Brugnera, a dettare il ritmo, che è insostenibile per quasi tutte, tranne che per la Forestale Confortola che nei tratti di salita dura rientrava sulla giovanissima Mateja, vincitrice tra le altre cose anche della mezza maratona al Trofeo Scaccabarozzi del 2007, la quale allungava nei tratti in piano e concludendo sotto lo striscione dell’arrivo con 20’’ di vantaggio sulla Confortola e oltre un minuto sulla “maestrina” della Forestale di Puegnago Roberti M.Grazia.
A seguire brava la Passuello a circa 2’dalla prima, quinte e seste le slovene Krkoc e Mrak, settima la danese della Tranese Rijka , ottava la Ceca Trnkova e nona Cristina Bonacina (G.P.Talamona Comosistemi), soddisfatta per la posizione conquistata grazie alla volata vittoriosa su Cristina Dosio (Atl. Savoia) ma con un pizzico di delusione per il crono, un paio di minuti superiore al 2007, dove giunse settima.
Il plauso va all’Atletica Susa per l’impeccabile organizzazione e per l’ospitalità dimostrata a tutti gli atleti/e ed ai 10 comuni Valsusini che hanno dimostrato grande tenacia, sensibilità, convinzione (cosa che non ha dimostrato il famoso C.T. di Mezzoldo, e, dalle ultime informazioni raccolte, la sua gara, spacciata per nazionale, risulta essere solo una non competitiva, per giunta organizzata malissimo) nell’appoggiare questa manifestazione ritornata quest’anno internazionale per ricordare i partigiani che, il lontano 26 agosto 1944 sulla Grange Sevine, donarono la loro vita per la libertà.
Melano
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