Giovedì 03 Aprile 2008 07:52 |
Domenica scorsa abbiamo fatto un bel “giro” da Como a Bellagio lungo la Dorsale Lariana: un bel “lungo” in vista delle prossime ultra-trail!
Como-Bellagio? Eh sì, è una strada stretta e farla in macchina alla domenica è un vero disastro. Perché non farla a piedi allora? Non sull’asfalto ovviamente… E l’alternativa c’è: la Dorsale Lariana! E’ così che domenica mattina organizziamo questo “lungo” in preparazione alle prossime gare di ultra-trail di fine primavera e dell'estate. Siamo in otto al ritrovo sul lungolago di Como: sei Falchi (Ale, Giampy, Gessy, Loris, Luca e Ricky) e due amici (Giorgio dei “Gamber” e Popo del “Torrevilla”). Le nostre “guide” saranno Luca e Giorgio che già a dicembre hanno percorso la Dorsale. Alle 7.30 si parte. Subito un’ascesa dura che porta a Brunate. Poi ci innestiamo sul percorso della Como-Valmadrera (skyrace di inizio ottobre). Raggiungiamo la vetta del Bollettone passando per San Maurizio e Monte Boletto. Ne approfittiamo per un piccolo ristoro.
Poi si scende e troviamo la neve e la discesa si fa “divertente” anche se si fa fatica a stare in piedi... Passiamo nei pressi della Capanna Mara e da qui si ricomincia a risalire. Facciamo la variante “verticale” che porta sulla Cima dell’Asino e i polpacci “piangono” ma cosa non si fa per fare dislivello in più… Scendiamo alla Bocchetta di Palanzo e poi ancora un bello “strappone” che ci porta alla cima del Palanzone. Siamo ormai in ballo da quasi 3 ore e ci siamo già fatti 1700 m di dislivello positivo. Scendiamo alla Bocchetta di Caglio e, per saliscendi e qualche strappettino niente male, arriviamo prima alla Colma di Caglio e poco dopo alla Colma di Piano. Arriviamo giusto in tempo per vedere i nostri compagni di squadra in versione ciclistica Enry & Trinca partiti da Mandello. Ci rifocilliamo un attimo e ripartiamo per la Colma del Bosco dove ci aspetta l’ultima grande ascesa, quella al San Primo. Anche qui facciamo la strada più ripida. Arrivati in cresta troviamo la neve e con non poca fatica arriviamo in cima.
Ora si scende: la traccia non c’è e ce la creiamo noi. Facciamo un tratto bello ripido ma reso divertente da questa neve fresca! In breve perdiamo quota e arriviamo al Rifugio Martina coi piedi fradici. Un breve ristoro e poi ripartiamo per l’ultimo tratto. Attraversiamo alcuni alpeggi, ad un certo punto perdiamo il sentiero ma poi lo ritroviamo più sotto (qui le segnalazioni non sono un granché...). La mulattiera finale ci conduce a San Giovanni, a 2 km da Bellagio. Giusto il tempo di bere una strameritata birra e prendiamo al volo il pullman che ci riporta a Como.
In sintesi il giro ha una lunghezza di 36 km con dislivello positivo di 2650 m. Ci abbiamo messo 6 ore e 40 minuti, escluse le brevi soste. A dir la verità Giampy, Luca e Giorgio ci avrebbero messo molto meno. Ci hanno aspettato più volte lungo il percorso, soprattutto al San Primo. Concludendo: proprio un bel giro, duro quanto basta, paesaggi spettacolari!
(Ringraziamo per le foto il grande Gessy).
Percorso (clicca sull'immagine per ingrandire)
Altimetria (clicca sull'immagine per ingrandire)
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Ultimo aggiornamento Giovedì 03 Aprile 2008 07:55 |